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IL GRANDE DITTATORE DI CHAPLIN COMPIE 78 ANNI

Era il 15 ottobre 1940 quando nelle sale cinematografiche statunitensi debuttava Il grande dittatore, scritto, prodotto e interpretato da Charlie Chaplin.

15 ottobre 1940

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Una scena del film

78 anni fa debuttava Il grande dittatore, capolavoro del cinema ideato da Charlie Chaplin. Perché si tratta di una data importante? Innanzitutto, come si è appena detto, parliamo di un film eccezionale. E, non meno importante, bisogna fare attenzione al contesto in cui la pellicola venne distribuita, cioè all’alba della Seconda guerra mondiale.

Infatti, il film venne vietato in quasi tutta l’Europa, fino al 1945. Non ne uscivano bene le dittature europee, in effetti: né il governo nazista tedesco né quello fascista italiano avevano certo intenzione di vedere il proprio ruolo sbeffeggiato sul grande schermo.

In Italia, il Minculpop emanò la disposizione di “ignorare la pellicola propagandistica dell’ebreo Chaplin”. Venne quindi sfruttata la diceria secondo la quale Chaplin fosse di fede giudaica. Anche la riedizione de Il grande dittatore fatta nel 1961 rimase a lungo sotto censura, in quanto il personaggio della vedova di Napaloni era un chiaro riferimento alla vedova di Mussolini e si pensò per questo di tagliare le scene in cui il personaggio compare.

Ma Chaplin non ebbe certo paura delle censure né dell’opinione dell’Europa: sfidò il mondo con una parodia semplice, eppure geniale. Attraverso la risata, mostrò al suo pubblico tutte le incoerenze e le malvagità della figura dittatoriale, la quale invece veniva largamente promossa nel Vecchio Continente.

Il grande dittatore

Il protagonista del film è un barbiere ebreo, impersonato ovviamente da Chaplin. Durante la Prima guerra mondiale, egli salva la vita all’ufficiale Schultz (Reginald Gardiner). Anni dopo, quando il barbiere compie una rappresaglia nei confronti dei militari, Schultz lo salva dall’impiccagione.

Ma nella storia c’è un’altra figura, quella del dittatore della Tomania Adenoid Hynkel, interpretato sempre da Chaplin. Satiricamente, il personaggio ricorda nell’aspetto il Führer Adolf Hitler. La sua incredibile somiglianza con il barbiere ebreo darà luogo, alla fine, a un divertente fraintendimento.

Inoltre, nel film viene rappresentato anche Benito Mussolini attraverso il personaggio di Benzino Napaloni, interpretato da Jack Oakie.

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