IL RITORNO DEL WHISKY
C’è un settore che, nonostante la crisi, continua a tirare, forse in maniera inaspettata. Nell’ultimo anno infatti la fascia premium del whisky ha aumentato le vendite facendo registrare un +21% di utile a livello mondiale, con dati positivi anche in Italia. Si tratta, è bene ricordarlo, della nicchia del single malt, ricavato dal solo malto ottenuto da orzo, diverso dal blended, che si ottiene invece dall’unione di differenti varietà di malto. Distinzione fondamentale, così come quella tra il whisky, con la y, distillato di cereali importato dalla Scozia, sua terra madre, e il whiskey, proveniente da altre nazioni produttrici e in particolare a Irlanda e Usa, specializzati nel cosiddetto bourbon (distillato di grano, segale e malto d’orzo).
È soprattutto il single malt che sta ottenendo il rinnovato consenso dei consumatori, che ne apprezzano l’originalità e che ne contribuiscono al rilancio come bevanda di nicchia. Si tratta soprattutto di single malt scozzesi, tra i quali ne abbiamo scelti 5, provenienti da differenti distillerie, da segnalare. Balblair 1999, prodotto di una delle più antiche distillerie delle Highlands scozzesi; Royal Brackla 21YO, che deve il suo nome al fatto di essere stato il primo insignito di un premio “reale”, da parte di Guglielmo IV nel 1835; Craigellachie 13YO, dall’aroma dolce e delicato, Aberfeldy 12YO, dalla fermentazione estremamente lunga. Infine l’ultimissimo Single Malt Scotch Whisky della distilleria Oban, il Little Bay. Nato in una delle più piccole distillerie della Scozia, è frutto della sapiente combinazione di un lotto ristretto dei single malt whisky più pregiati e invecchiati in piccole botti.
Senza dimenticare che – bisogna dirlo, i tempi cambiano per tutto – nel 2015 il premio di “Miglior Whisky Mondiale”, assegnato dalla “Bibbia” del settore di Jim Murray, in realtà se lo è aggiudicato il whisky giapponese della distilleria Suntory, fondata nientemeno che nel 1899. Motivo in più per assaggiare il suo più recente prodotto appena lanciato sul mercato, la versione rinnovata del vincitore dello scorso anno: lo Yamazaki Sherry Cask 2016. Ai posteri, e ai loro palati, l’ardua sentenza.
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