Spettacolo,  Musica

IL VISIONARIO CHRISTOPHE CHASSOL ARRIVA AL ROMAEUROPA FESTIVAL

02/11/2016

Il pioniere dell’Ultra Score, Christophe Chassol, si esibirà venerdì sera al Monk di Roma

Appuntamento di punta venerdì sera, per il Romaeuropa, il ricco festival dedicato alle avanguardie musicali, della danza e del teatro. Si esibirà infatti Christophe Chassol, uno dei più importanti sperimentatori della musica contemporanea, noto per aver inventato il cosiddetto ‘Ultra Score’: un ‘oltre-genere’ musicale inclassificabile, che parte dalla rielaborazione ed armonizzazione dei suoni naturali e metropolitani fondendo e riassumendo in sé elementi della musica jazz, elettronica, pop, lounge, rap e molti altri, con l’ambiziosa mira di registrare il suono della realtà complessa in cui viviamo. 

Il musicista francese, originario di Martinica, presenterà per l’occasione il suo album Big Sun, ultima parte di una trilogia audiovisiva e ricerca musical-antropologica che nelle prime due parti aveva raccontato la musica creola di New Orleans (‘Nola Cherie’) e le melodie della penisola indiana (‘Indiamore’). In un’intervista a Rolling Stone, Chassol ha raccontato che ‘Non esiste un’immagine muta. Anche azzerando il volume della televisione, rimarrà comunque il suono di quello che ti circonda‘: è questa una visione dell’arte (e dello stato dell’arte) che deriva certamente dalle sperimentazioni di J0hn Cage e dalle avanguardie del ‘900, ma che il musicista e compositore interpreta e rivitalizza con originalità. 
Il suo è un ritorno in Italia: Chassol si era già esibito a settembre a Milano, nella cornice del Milano Film Festival e dell’Elita Linecheck Festival e, ad ottobre, al Teatro Massimo di Palermo: quella di Roma sarà l’ultima tappa italiana, che prelude alla fine del tour europeo, il prossimo 13 novembre a Parigi. 

Il concerto è realizzato grazie alla collaborazione con La Francia in scena, la stagione artistica dell’Institut français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia. Dopo la sua esibizione, sarà il gruppo Jerusalem in my heart a salire sul palco: un progetto di Radwan Ghazi Moumneh, ingegnere del suono e sperimentatore nel campo della tradizione pop arabica e della dance. 

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