SAATCHI BEYOND THE ROAD
Arte,  Mostra

Immersioni alla Saatchi con “BEYOND THE ROAD”

La mostra d’arte immersiva dal titolo “Beyond the road” in scena alla Saatchi Gallery di Londra è un rivelazione sperimentale entusiasmante.

A Londra, presso la Saatchi Gallery, la mostra “Beyond the Road” si rivela un imperdibile spettacolo che mette in comunicazione interiorità remota e avanguardie sperimentali.

La mostra Beyond the road della Saatchi Gallery

Infatti, “Beyond the road” è un’esibizione immersiva, multi sensoriale che ridefinisce il concetto di arti visive, musica e cinematografia.

Sebbene si dissolva, rimanendo parte del tutto, l’avvolgente tappeto sonoro su cui si avanza, è fondamentale nell’esplorazione progressiva delle installazioni.

La luce è piena, carica di pigmento, quasi materica ed essenziale, talmente ricolma lo spazio di se. Le cromie sono cangianti e la pervasiva corrente sonora, costante di tutte la mostra, smussa vertigini visive di opere taglienti.

I protagonisti di “Beyond the road”.

In pratica, “Beyond the road” è un progetto indipendente, in collaborazione con la Saatchi Gallery,  di Colin Nightngale e Stephen Dobbie (“Punchdrunk”, rivoluzionario collettivo teatrale supportato dall’ Arts Council England) e James Lavelle frontman degli UNKLE. 

Il progetto espositivo si basa su una grande installazione di visual art ottenuta appunto da assemblaggi di luci ed elementi iconici, metaforici su di un’estensiva produzione musicale.

Questo intreccio vuole essere la ricostruzione di UNKLE The Road: Part I e The Road: Part II / Lost Highway, un già avviato progetto musicale degli UNKLE, il cui talento è già indubbio.

Beyond the road alla Saatchi London

Si viene subito rapiti dalla musica e il suo equilibrio con le opere predisposte innesca un rapimento multisensoriale quasi meditativo.

Senz’altro il circuito espositivo attraverso cui, suggestioni, rimandi e sperimentazioni sia audio video che artistico concettuali, insegue ed incalza in un misterioso dialogo con lo spettatore.

Inoltre, non mancano contributi videografici di artisti e registi tra cui ad esempio, un’estratto del recente “Roma” di Alfonso Cuaron.

Ma sono molti i nomi dei visual-artist coinvolti: Danny Boyle, Jonas Burgert, Nathan Coley, Alfonso Cuaron, Toby Dye, Doug Foster, Azzi Glasser, John Isaacs, Tupac Martir, Polly Morgan, David Nicholson, Norbert Schoerner, John Stark, Warren Du Preez & Nick Thornton-Jones, Lucas Price.

Certamente ognuono di loro, attraverso la propria sensibilità, si è addentrato nella narrazione sonora di Lavelle, con una diversa chiave comunicativa, espressiva.

Questa imperdibile mostra è alla Saatchi Gallery di Londra fino all’8 settembre 2019.

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