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Inter campione di ascolti: su DAZN superato il Napoli di 2 milioni

E’ Inter campione di ascolti. Lo dicono i dati di ascolto della piattaforma in streaming DAZN. Secondo l’ultima raccolta dati, effettuata nei giorni successivi al fischio finale della stagione 2022/23, i nerazzurri hanno complessivamente ottenuto 2 milioni di spettatori in più rispetto al Napoli, campione d’Italia. Una stagione dunque molto positiva, grazie alla quale i diritti tv permettono alle casse dei nerazzurri di respirare.

Dati alla mano, l’Inter è la squadra trasmessa di più sull’emittente pay-tv Sky. Ben 19 volte su 38 (di fatto in metà campionato) gli spettatori hanno visto una gara dell’Inter. Lo sottolinea il quotidiano La Repubblica, che anticipa già alcune mosse per la trattativa dei diritti delle prossime stagioni. Si passerebbe da un contratto triennale a quinquennale, in cui si giocano le proprie carte oltre a DAZN e Sky Sport, anche Mediaset.

Inter campione di ascolti: battuta la regina di Serie A Napoli

Con la regola attuale, è l’Inter campione di ascolti. Grazie ad essa, si è permesso intanto ai nerazzurri di guadagnare una piccola somma. L’Inter risulta infatti la squadra più trasmessa da Sky, 19 volte su 38. Scrive a riguardo La Repubblica:

Attenzione, la colpa non è di Sky. Semplicemente, è un effetto dell’accordo tra la Lega Serie A e le tv. E della logica dei pick, il diritto di scegliere per primi le partite migliori, che spettano a chi ha pagato di più, quindi Dazn, che ogni settimana può prendersi in esclusiva le prime due gare da trasmettere. Sky deve accontentarsi della terza. L’audience determina l’assegnazione dell’8% dei ricavi dei diritti tv. Una percentuale che vale circa 80 milioni di euro da dividere tra le venti squadre di Serie A. Ora, considerando gli ascolti di Dazn, che ha trasmesso tutte le partite, il Napoli era la terza squadra più vista in televisione, quasi al pari del Milan secondo, e davanti all’Inter. Che però grazie alle 19 partite trasmesse anche su Sky ha raggiunto 11 milioni di spettatori in più. Mentre al Napoli, che ha beneficiato di quel bacino di utenti solo 2 volte, Sky ha garantito appena un milione di spettatori. Da qui il sorpasso nerazzurro che, in termini di distribuzione di ricavi televisivi, vale circa 2 milioni.

inter campione di ascolti
inter campione di ascolti

Questo dato sull’Inter campione di ascolti è il riconoscimento non solo tattico ma anche economico nonostante qualcuno storcesse il naso sul calendario dei nerazzurri spesso troppo vicino a impegni di Coppe. Spesso, infatti, i nerazzurri hanno giocato 24-36 ore dopo una gara di Coppa Italia o Champions League, in particolare su anticipi del venerdì/sabato oppure nei posticipi di domenica e lunedì sera.

Inter campione di ascolti: lo sarà anche nei prossimi anni?

Il dato per cui l’Inter campione di ascolti sia stata la squadra più vista in tv nel corso di questa lunga stagione induce a pensare che la cosa potrebbe ripetersi dato il blasone conquistato dipo la finale di Champions League (per la quale lo share è arrivato vicino al 50%). La prossima stagione sarà l’ultima del contratto tra Lega Serie A e DAZN, ma sono già in programma le trattative per l’assegnazione dei diritti tv delle successive a partire dal 2024.

inter campione di ascolti
inter campione di ascolti

Secondo le ultime indiscrezioni da parte del quotidiano, infatti, la durata dovrebbe aumentare di due anni. Ergo, chi si accollerà i diritti tv della massima serie passerà da tre a cinque anni. Le trattative private inizieranno nei prossimi giorni, precisamente dal 29 giugno al 4 luglio, per avere già un cronoprogramma definitivo e non incappare in imprevisti dell’ultimo momento. Ad ora, dovrebbe essere un duopolio Sky-DAZN ma attenzione anche a Mediaset.

L’emittente commerciale, che dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi prova ad avviare un nuovo corso, vorrebbe fare un tentativo di trasmettere alcune partite in chiaro. Forte del successo delle partite di Coppa Italia soffiate alla Rai, la tv privata vuole prendersi una fetta importante della torta. Al contrario, il servizio pubblico con molte probabilità non si presenterà all’asta in quanto ritenuto affare non abbastanza remunerativo.

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