ascolti tv ieri 17 maggio Jennifer Lopez
Interviste

Intervista a Jennifer Lopez 2014

Ha vinto un Music Award, il suo disco è stato più volte premiato per le straordinarie vendite e la sua relazione con Puff Daddy (dimenticate le sparatorie dello scorso anno) procede a gonfie vele. Jennifer Lopez, la diva ispanica che viene dal nulla, la vera self made girl dello spettacolo americano, parla a ruota libera della sua carriera.

Intervista a Jennifer Lopez

Il personaggio del suo nuovo film, The Cell, riesce a entrare nella mente di un serial killer. Secondo lei, quali doti o qualità bisogna possedere per intraprendere un simile viaggio nella psiche umana?
Credo, prima di tutto, che si debba dimostrare molta compassione. Occorre essere generosi verso gli altri. Catherine, il mio personaggio, ama gli altri più di se stessa.

Quali sono i punti di forza della sua Catherine?
Sta tutto nel contrasto forza-debolezza che si instaura nel rapporto tra lei e il serial killer interpretato da Vincent D’Onofrio.

Nel film si parla spesso di infanzia, che – a seconda di come è stata vissuta – in qualche modo influenza i destini dei protagonisti. Lei cosa ricorda di quel periodo della vita?
Ho avuto un’infanzia normale, molto bella e serena. Penso che il mio passato mi abbia aiutato a capire il ruolo di Catherine. Fin da piccola sono sempre stata passionale: ridevo, piangevo, gridavo, prendevo tutto sul serio, come adesso. Così credo di aver trasferito molto di me nel personaggio. Mi piacerebbe conoscere la mente delle persone.

The Cell è, nel bene e nel male, un film visionario, composto di immagini forti, a volte fantasiose, altre volte terribili. Quale di queste l’ha più impressionata?
Quella della caduta. Durante un sogno, quando cadiamo, in genere precipitiamo senza mai raggiungere il fondo, mentre nel viaggio mentale del film plano sempre su qualcosa di particolare, che rallenta la caduta: come un drappo fluttuante, oppure l’acqua nelle sue forme infinite.

Sembrerebbe molto impegnata in questo periodo, tra musica e cinema. Non le viene mai la voglia di fermarsi?
No, al momento no. Essere attiva mi fa sentire bene, e poi non credo di lavorare troppo, anche se in effetti mi piacerebbe prima o poi fare una bella vacanza con i miei familiari.

È cosciente della sua bellezza? Pensa che sia stata fondamentale nel corso della sua carriera?
Sarò banale, ma secondo me la bellezza risiede nel cuore. È la personalità stessa che impieghi nel fare le cose. Questo, almeno, è quanto ci hanno insegnato – a me e alle mie sorelle – i nostri genitori.

Cosa la sorprende di più nella vita di ogni giorno?
Svegliarmi e rendermi conto di quanto abbiamo da imparare. Pensiamo di saperlo e invece ogni volta qualcosa ci depista o sposta la nostra attenzione altrove. La vita in fondo credo sia questo: cercare di imparare continuamente. In questo modo è sempre una sorpresa: fino all’ultimo, quando te ne devi andare. Ringrazio Dio per ogni giorno che mi regala.

Lei danza, canta e recita. Quale di queste attività le piace di più, o le porta maggiori soddisfazioni?
Ballare e cantare, dove sono più me stessa. Per me è più naturale, rispetto alla costruzione di un personaggio per il cinema. Certo, si tratta di espressioni molto diverse, e cercherò di mettere nei prossimi ruoli tutto ciò che non appartiene al mio carattere.

Quali saranno i suoi prossimi progetti?
Sto preparando un film biografico sulla pittrice messicana Frida Kahlo. Verrà prodotto da Francis Ford Coppola e diretto da Luis Valdez. Poi sarà la volta di un film sulla «Carmen». In questo caso mi occuperò io della produzione

(a cura di andrea tagliacozzo )

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