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Intesa Sanpaolo apre due nuove sedi delle Gallerie d’Italia: le prescelte Torino e Napoli

Intesa Sanpaolo inaugurerà due nuove sedi museali delle Gallerie d’Italia. Le città prescelte sono Torino e Napoli.

Gallerie d’Italia si allargano! Intesa Sanpaolo aprirà, durante il mese di Maggio , le due nuovi sedi museali presso le città di Torino e di Napoli. Entrambi le sedi saranno collocate in edifici storici dove un tempo erano collocati gli uffici della Banca.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo promotore culturale

Intesa Sanpaolo promuove la cultura in Italia valorizzandone il proprio patrimonio artistico, formato da oltre 35 mila opere d’arte. Entro il 2025, raddoppiando gli spazi espositivi complessivi delle sedi delle Gallerie di Milano e Vicenza, il Gruppo vorrebbe posizionarsi tra i primi operatori culturali privati a livello internazionale.

Queste le premesse che “incorniciano” le due nuove sedi delle Gallerie di Italia a Torino e Napoli. Intesa Sanpaolo aprirà le due nuove sedi in due palazzi storici ex uffici della Banca. Michele De Lucchi – AMDL Circle ne ha curato la ristrutturazione con un progetto architettonico che tenesse conto delle esigenze di tutela e conservazione delle opere d’arte ma anche della sostenibilità e della piena accessibilità.

Sarà Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici e Direttore delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, a capo della direzione delle due nuove sedi museali. Ad affiancarlo saranno il Vicedirettore Antonio Carloni (a Torino) e il Vicedirettore Antonio Ernesto Denunzio (a Napoli).

Nelle nuove sedi museali di Torino e Napoli si prevede la realizzazione di numerose attività tra cui mostre temporanee, didattica per le scuole, ricerca scientifica e iniziative per l’inclusione sociale. Inoltre, alcuni dei loro spazi verranno messi a disposizione di eventi e iniziative cittadine.

 

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Progetto cultura di Intesa Sanpaolo

Il quarto museo di Intesa Sanpaolo a Torino

Con sede in Piazza San Carlo a Palazzo Turinetti, Gallerie d’Italia a Torino apriranno il 17 Maggio. La nuova sede sarà dedicata alla fotografia e al Barocco piemontese. Inoltre, lo stesso museo ospiterà l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo: circa 7 milioni di scatti realizzati dagli anni Trenta agli anni Novanta. In aggiunta, un ambiente dedicato ospiterà nove grandi tele di proprietà della Banca realizzate per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto.

Disposto su cinque piani, il museo conta diecimila metri di percorso espositivo. L’idea è di creare uno spazio in cui fotografia e video arte documenteranno e conserveranno immagini, avvenimenti e riflessioni per promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance).

L’inaugurazione degli spazi espositivi avverò con due mostre. La prima di Paolo Pellegrin “La fragile meravigli. Un viaggio nella natura che cambia”, è un reportage fotografico d’autore dedicato al tema del cambiamento climatico curata Walter Guadagnini con il contributo di Mario Calabresi. La seconda mostra,“Dalla guerra alla luna. 1945-1969”, comprenderà una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Curata di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, l’esposizione documenta il miracolo economico fino alla più grande conquista dell’uomo moderno, lo sbarco sulla luna.

Un piccolo tour della sede torinese

L’ingresso alle nuove Gallerie d’Italia – Torino avverrà dall’attuale accesso al cortile della Banca, piazza San Carlo 156, attraverso un grande scalone che diventerà anche luogo di socialità e porterà i visitatori verso gli spazi espositivi ipogei destinati alle mostre.

Al primo piano sotterraneo, il progetto prevede la presenza di aule didattiche con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla “Sala dei 300”. In questa si ospiteranno le mostre temporanee.

Il secondo piano ipogeo, sarà punto di snodo del museo da cui il pubblico potrà decidere come muoversi attraverso molteplici percorsi secondo le scelte e gli interessi. Una “manica lunga” pensata per la fotografia classica condurrà ai locali al terzo piano sotterraneo dove troverà sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile da parte dei visitatori attraverso una grande vetrata.

Un pannello touchscreen di grande dimensione permetterà di consultare le immagini digitalizzate dell’Archivio, reso così accessibile alla fruizione collettiva. In questo piano si troverà uno dei maggiori elementi caratterizzanti delle Gallerie torinesi: una sala multimediale (40 x 14 m), in grado di offrire al visitatore la sensazione di essere letteralmente immersi nelle immagini e nei video.

Risalendo fino al piano terra il pubblico troverà un chiostro all’aperto delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa, dove apriranno anche una nuova libreria, il caffè e il ristorante.

Al piano nobile del Palazzo, nell’infilata di sale che affacciano su Piazza San Carlo, il percorso museale curato da Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione esporrà circa cinquanta opere – dipinti, sculture, arazzi, arredi – dal XIV al XVIII secolo, allestiti in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi del palazzo. Nello stesso piano la storica “Sala Turinetti” sarà destinata a eventi e iniziative cittadine.

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Cantiere nuova sede delle Gallerie d’Italia a Torino

Gallerie d’Italia a Napoli

Con sede il monumentale edificio storico dell’ex Banco di Napoli in via Toledo, la nuova sede museale di Gallerie d’Italia aprirà il 21 Maggio. Questa nuova apertura triplicherà gli spazi Palazzo Zevallos Stigliano. L’intervento architettonico attualizzerà l’edificio, costruito da Marcello Piacentini nel 1940, ma senza snaturarne il pregio storico.

Le “Gallerie d’Italia – Napoli” vogliono rappresentare un luogo per la cittadinanza. Grazie al monumentale atrio d’ingresso che vive in simbiosi con la strada si stabilisce una stretta connessione con lo spazio urbano. Il cuore  dell’edificio sarà il grande salone al piano terra, spazio che servirà ad accogliere le mostre temporanee e le grandi iniziative culturali. Inoltre, le tre aule didattiche, permetteranno l’ampliamento delle attività educative gratuite, elemento di fondamentale impegno da parte di Intesa Sanpaolo verso il territorio.

In aggiunta, gli studiosi avranno la possibilità di approfondire temi e aspetti legati alle opere delle collezioni e alle mostre temporanee del museo grazie alla nuova biblioteca, che raccoglierà i volumi del patrimonio librario di Intesa Sanpaolo.

Sui diversi piani dell’edificio, tre saranno gli itinerari tematici che guideranno il visitatore attraverso le opere della collezione permanente.

I tre itinerari

Al primo piano, curata da Fernando Mazzocca, troveremo una selezione di dipinti e sculture principalmente di ambito napoletano e meridionale, del periodo che va dagli inizi del XVII ai primi decenni del XX secolo, a partire dal capolavoro assoluto delle collezioni, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio.

Al secondo piano il visitatore troverà gli itinerari dedicati alle ceramiche attiche e magnogreche e alle opere dalle collezioni di arte moderna e contemporanea. Il primo, curato da Fabrizio Paolucci, presenta per la prima volta al pubblico nella sua interezza la storica Collezione Caputi appartenente a Intesa Sanpaolo. La Collezione  comprende  oltre 500 vasi e altri reperti realizzati ad Atene, in Apulia e in Lucania tra il V e il III secolo a.C, tutti provenienti da Ruvo di Puglia, importante centro della Magna Grecia.

Affacciata su via Toledo si potranno ammirare una selezione di opere dalla collezione d’arte del XX e XXI secolo di Intesa Sanpaolo. La selezione curata da Luca Massimo Barbero,  costituisce un suggestivo percorso attraverso accostamenti cronologici che dal dopoguerra giungono fino al contemporaneo. Sono presenti opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Gerhard Richter, e molti altri.

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Cartellone pubblicitario in Via Toledo a Napoli per la nuova apertura delle Gallerie d’Italia

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Editor: Marta Cinnadaio

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