coronavirus italia
Editoriali

Coronavirus 19 Italia gravemente impreparata

Tre settimane di lotta al Coronavirus in Italia, ma situazione molto grave e lontana da una vittoria . Abbiamo i migliori virologi del mondo, ma il Paese dei furbi non vuole capire.

Coronavirus in Italia, 7.375 casi e 366 morti: la sitazione dell’8 marzo

Ora che la situazione del Coronavirus in Italia, meglio chiamarla con il suo vero nome PANDEMIA, è drammaticamente chiara, il paese nei comportamenti medi mantiene quella tipica furbizia italiota.  Le istituzioni,non riescono ad elevarsi,se non in singoli casi al livello della situazione cosi delicata.

il paese

I recenti comportamenti di ristoranti pieni, di piste di sci stracolme, di pubs dove non si riesce ad entrare sono stati la risposta al #Milanononsiferma, noi veneti siamo meglio degli altri e dei tentativi scomposti di un Salvini tenuto fuori dal circo mediatico ed incapace di rientrarci.

i politici

Dispiace ma è impossibile non notare la totale improvvisazione di chi deve per forza navigare a vista, Governo e Primo Ministro, ma che non riesce ad assumere quell’autorevolezza che permetta di supportare manovre così delicate ed impegnative.

Non basta purtroppo dire il mio Governo, bisognerebbe saperlo guidare,mantenere un rapporto con i riottosi e totalmente impreparati Governatori delle più importanti regioni,costruttivo e non impositivo.

Bastano i casi di Fontana con mascherina (perchè mai) e Zaia   immortalato con le dichiarazioni dei cinesi che mangiano i “topi vivi”per dimostrare la pochezza di un ceto politico che va aiutato, e non avversato.

Il provvedimento varato nella notte ma fatto trapelare secondo il metodo “Casalino”, è non solo pasticciato ma confuso. Molto grave in questa situazione, in cui ogni singola parola va ponderata.

coronavirus in Italia

Nessuno ha capito cosa poteva o non poteva fare, tant’è che a mezzanotte di domenica centinaia di persone si sono affollate nelle stazioni di Milano per prender il treno per tornare a casa. Mettendo così a rischio zone impreparate ad una situazione di crisi sanitaria.

le carceri

ieri poi sei(SEI MA SCHERZIAMO!) persone sono morte durante le rivolte nelle carceri. Lascio perdere le lacrime di coccodrillo di chi a rivolta ampiamente iniziata, corre a scrivere post sul rischio potenziale che si poteva correre nelle carceri. Era già scoppiata dappertutto la rivolta, poi giustificare la morte di tre persone con la droga assunta nel durante mi totalmente indeguato. Si indaghi e poi si offrano spiegazioni!

Quindi un quadro sconfortante per un grande Paese  in cui tuttavia i comportamenti virtuosi sono tantissimi. Spinti dal volontariato ad esempio, dai cattolici illuminati, dalle mille eccellenze di una società civile che non si arrende.

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