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Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse In lista d’attesa al Club 27

Il romanzo di Alexandra Salmela  In lista d’attesa al Club 27

 

In lista d’attesa al Club 27. E’ da poco uscito in libreria In lista d’attesa al Club 27 (Piemme) di Alexandra Salmela. Il romanzo vede protagonista Angie, una ragazza che ha da poco compiuto 27 anni ed è ossessionata dai suoi miti del rock morti proprio a quell’età: Kurt Cobain, Jim Morrison, Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix.

Decide così che anche lei dovrà sfruttare al massimo quell’anno di vita, per regalare all’umanità un’opera che la consacri per sempre, e poi morire. Per lei infatti solo gli inetti superano indenni il ventisettesimo anno, e lei vuole invece diventare leggenda come i suoi idoli. Con la musica ha già provato, ma i suoi esperimenti sono falliti, per cui decide che a renderla immortale sarà un libro, il migliore mai scritto.

Per portare a termine il suo progetto sceglie di allontanarsi dalla sua città, Bratislava, e trasferirsi in Finlandia, dove conoscerà una famiglia particolare.

Senza anticipare come finisce la storia,

Senza anticipare come finisce la storia, il libro offre la possibilità di capire meglio cos’è il famigerato “club 27” di cui si sente spesso parlare, soprattutto quando muore un giovane artista.

Tutto è nato negli anni ’70, quando morirono a poca distanza il chitarrista e fondatore dei Rolling Stones, Brian Jones (3 luglio 1969 per annegamento), Jimi Hendrix (18 settembre 1970 per soffocamento da vomito), Janis Joplin (4 ottobre 1970 per overdose) e il cantante dei Doors Jim Morrison (3 luglio 1971 ufficialmente per arresto cardiaco).

All’epoca si parlava del “gruppo J27”, perchè oltre ad essere morti a 27 anni, tutti questi artisti erano accomunati dall’iniziale J nel nome o nel cognome. Già nel 1938 vi era stato un celebre precedente: il chitarrista blues Robert Johnson era infatti deceduto a 27 anni probabilmente per avvelenamento.

Iniziò così a circolare la voce di una maledizione della lettera J nel mondo della musica e star come John Lennon e Mick Jagger vennero indicate come possibili vittime.

In lista d’attesa al Club 27 Con il tempo però si sono creati due diversi “gruppi”

Con il tempo però si sono creati due diversi “gruppi”. Quello della lettera J negli anni ha avuto diverse vittime illustri come lo stesso Lennon, Jeff Buckley, Joe Strummer, e più di recente Michael Jackson, tutti morti in circostanze poco chiare (Mick Jagger è invece ancora vivo e vegeto).

Nel “club 27” sono invece entrati Kurt Cobain, il cui corpo è stato trovato l’8 aprile 1994. Causa ufficiale del morte un colpo di fucile che il cantante avrebbe rivolto contro se stesso, anche se sono molti i dubbi che circondano la vicenda.

L’ultimo nome illustre è quello di Amy Winehouse, una delle principali esponenti della nuova corrente del soul bianco, morta il 23 luglio 2011 in seguito ad un’eccessiva assunzione di alcool dopo un periodo di astinenza.

In lista d’attesa al Club 27 Tra i numerosissimi artisti meno conosciuti

Tra i numerosissimi artisti meno conosciuti che rientrano in questo particolare gruppo c’è anche un italiano: Ringo De Palma, batterista dei Litfiba e CCCP, morto per overdose il 1 giugno 1990

“Club 27”, “Club J”, maledizioni: probabilmente si tratta di coincidenze, abilmente sfruttate per alimentare il sensazionalismo. Quello che è certo, è che tutti questi artisti hanno lasciato un’eredità preziosa, che ancora oggi continua ad influenzare le nuove generazioni del panorama musicale.

Sono state vite vissute al massimo, forse oltre ogni limite. It’s only Rock’n’Roll, dicono.

 

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