Kaiser Karl Lagerfeld, omaggio all'imperatore. Karl Lagerfeld
Moda

KAISER KARL LAGERFELD, OMAGGIO ALL’IMPERATORE

Increduli sulla morte di kaiser Karl Lagerfeld e in onore di un potente visionario della moda contemporanea

Con la morte di kaiser Karl Lagerfeld la moda, oggi, sente di essere impotente. L’istrionico stilista tedesco lascia un vuoto incolmabile.

Ci ha lasciati non solo un creatore di meraviglie ma anche un uomo colto, un persuasore di tendenze. Il vero visionario della moda contemporanea.

Lagerfeld debutta in Chanel nel 1983 tra lo scetticismo generale.

Vogue France, scrisse: “Karl Laferfeld crea per Chanel! Questa novità ha suscitato la curiosità di tutti. Si voleva vedere, sapere e si è visto … una collezione nello spirito di Coco Chanel, come se Karl si fosse divertito a fare un esercizio di stile; a giocare con dei temi dati, a mettere l’immagine di Chanel à l’heure de jour“.

mame-moda-kaiser-karl-lagerfeld-omaggio-all-imperatore. Abito Chanel 1983
Abito in seta abbinato a gioielli vistosi. Collezione Chanel 1983

La collezione discussa fu la Haute Couture, la stessa che esibì gli iconici fourreau di crêpe di seta nero con scollatura sulla schiena e un tailleur dalla giacca dritta abbinato a camicia con papillon nero.

Per quel defilé si ispirò alle immagini d’archivio della Maison francese focalizzando l’attenzione sull’emancipata Coco.

Nel 1984 Lagerfeld scrive: “Chanel è un look, un mood, una concezione che io devo portare in un altro decennio. Questo look ha già attraversato diversi purgatori ai tempi di Chanel. Ma è abbastanza forte da adattarsi a tutte le epoche. Siamo nel periodo di una nuova infatuazione per Chanel. Delle ragazze di diciassette anni e delle donne di trenta vengono nella boutique per comprarsi un bijou o per vestirsi con quel look. Dunque Chanel corrisponde a qualcosa. Oggi si assiste a un ritorno al classico, o all’idea che ci se ne fa. La follia degli anni Settanta (ecologia, folk …) è passata. Si ritorna di colpo alle cose più civilizzate, così c’è spazio per Chanel. Se però si proponessero alle donne di oggi il piccolo tailluer stretto dell’epoca e tutto quello che Chanel raccomandava, non li vorrebbero assolutamente: la silhouette è cambiata, la moda è cambiata. La concezione Chanel può adattarsi a questi cambiamenti“.

La rivoluzione di kaiser Karl Lagerfeld in Chanel

L’immagine di Chanel – scrisse – non deve essere quella di una vecchia signora che dà lezioni di eleganza. Bisogna considerare l’insieme della sua vita e della sua carriera, entrambe strettamente legate, per apprezzare il suo genio“.

Lo stilista tedesco studiò tutto di Mademoiselle mettendo in discussione anche alcune sue aneddoti a lei attribuiti.

Non fu la prima a tagliarsi i capelli (fu l’attrice Eva Lavallière), ma non è grave. L’dea dei bijoux – veri o falsi – per il giorno non era sua, era di Misia Sert, ma non è così importante. Persino le petit robe noir non è solo Chanel, è anche Madame Vionnet“.

Coco: “espressione della sua sete di potere e di dominio nel mondo della moda”

Lagerfeld non riservò sempre parole di elogio per Gabrielle.

mame-moda-kaiser-karl-lagerfeld-omaggio-all-imperatore. Lagerfeld e de Basquer
Lagerfeld e il compagno Jacques de Bascher

Quando giudicò le ultime collezioni della sarta francese usò parole dure, scontrose: “Alla fine degli anni Sessanta trasformando i propri gusti personali in un intollerante e inflessibile vangelo dell’eleganza, fece diventare se stessa fuori moda. L’audacia e il coraggio di respingere il cambiamento furono espressione della sua sete di potere e di dominio nel mondo della moda.”

Questo era Karl Lagerfeld: il bianco e il nero. Assenza di sfumature refrattarie nel loro essere reali.

La morte del kaiser ha colto tutti impreparati sebbene l’assenza all’ultima collezione Haute Couture  della griffe avesse lasciato qualche dubbio sul suo stato di salute.

Un uomo debole nelle carni, prosaico. Combattivo, evolutivo. La memoria del kaiser non è annebbiata da aloni indecifrati di codici inscritti verbalmente. Tutto è visibile nei nostri occhi dentro un limbo, che è un archivio di schizzi e immagini. Pellicole e collezioni.

Un omaggio alla sua autentica verve ispirata da amori – Jacques de Basques fu il compagno di una vita – e dalla venerazione completa per il design.

Kaiser Karl Lagerfeld e Fendi, un sodalizio lungo decenni

Cinque decenni di fortunato successo. Era il 1965 quando Anna, Franca, Paola, Carla e Alda Fendi lo accolgono nel loro atelier.

Con la maison romana stringe una delle collaborazioni più longeve delle moda realizzando pellicce di eccelsa creatività.

mame-moda-kaiser-karl-lagerfeld-omaggio-all-imperatore. Karl e Silvia Venturini Fendi
Karl e Silvia Venturini Fendi durante la sfilata in Fontana di Trevi a Roma

Oggi la griffe lo ricorda con tanto affetto.

Lavorare con lui da FENDI mi ha permesso di comprendere il segreto del suo continuo rinnovarsi. Ammiro profondamente la sua immensa cultura, la capacità di reinventarsi di continuo, di ispirarsi alle diverse arti, di non trascurare nessuno stile, insieme al suo costante rifiuto di guardare al suo passato e di osservare le sue creazioni attraverso uno specchietto retrovisore. Era instancabile e il suo essere esigente non lo ha mai abbandonato. Al termine di ogni sfilata le sue prime parole erano sempre “And now number next!”. Ci lascia un’eredità immensa ed un’inesauribile fonte di ispirazione. Mancherà immensamente a me e a tutte le persone di FENDI”, Serge Brunschwig, Presidente & CEO di FENDI.

“Sono profondamente addolorata perché oggi abbiamo perso un uomo unico e un designer senza uguali, che ha dato così tanto a Fendi e a me stessa. Ero solo una bambina quando ho visto Karl per la prima volta. Il nostro rapporto era molto speciale, fondato su un profondo e genuino affetto. Tra noi c’era un grande apprezzamento reciproco ed un rispetto infinito. Karl Lagerfeld è stato il mio mentore e punto di riferimento. Bastava uno sguardo per comprendersi l’un l’altro. Per me e per FENDI, il genio creativo di Karl Lagerfeld è stato e sarà sempre la luce guida che ha plasmato il DNA della Maison. Mi mancherà moltissimo e porterò sempre con me i ricordi dei giorni passati insieme”, Silvia Venturini Fendi, Direttore Creativo Uomo, Bambino e Accessori di FENDI.

Buon viaggio, Karl.


L’intera biografia di kaiser Karl Lagerfeld è consultabile sul Dizionario della Moda di MAM-e.it

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