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La moda degli anni ’30 nei disegni di John Guida

Lo stile e i tessuti del “figurinista di moda tra le due guerre” in mostra al Museo-studio della Fondazione Ratti, sul lago di Como

Se durante questo lungo ponte del 1° maggio avete voglia di fare una passeggiata sul lago di Como non potete mancare di visitare la mostra dedicata a John Guida, figurinista di moda fra le due guerre, allestita al Museo studio del tessuto dalla Fondazione Ratti. L’ente è nato nel 1985 col fine di promuovere iniziative, ricerche e studi di interesse artistico, culturale e tecnologico nel campo della produzione tessile e dell’arte contemporanea. Si dedica ad approfondire la storia e la cultura del passato, ad indagare le tendenze attuali della cultura nazionale ed internazionale, ad analizzare i cambiamenti nel costume e nell’arte, avvalendosi quando è possibile della collaborazione con altre istituzioni.

L’ idea di mettere in mostra il lavoro di Guida nasce in seguito alla donazione al museo, da parte di Alberto Tagliabue – imprenditore e collezionista comasco – di una trentina di schizzi a matita e acquerello  realizzati dal figurinista tra il 1930 e il 1938. Questi modelli mostrano le tendenze della moda del periodo: linee sottili e affusolate, tagli di sbieco che valorizzano la figura e largo impiego di tessuti stampati.

L’attività professionale di Guida, ricostruita tramite gli studi di Enrica Morini – docente di Moda contemporanea all’ università Iulm – si intreccia profondamente con quella dei magazzini Coen di Roma (che oggi si chiamano Coin) per i quali lavorò quasi in esclusiva. A quel tempo solo un’élite si rivolgeva alle grandi sartorie: la maggioranza acquistava i tessuti e li affidava alla sarta o al sarto di fiducia. Ed ecco come John Guida risultò innovativo. Il suo compito era realizzare dei modelli che le clienti potessero utilizzare come suggerimenti per tagliare i tessuti in vendita. “Il punto di riferimento per tutti era la moda francese – spiega Morini – John Guida frequentava le sfilate di Parigi e realizzava figurini di grandi dimensioni e bellezza da esporre nelle 13 vetrine dei magazzini Coen, accanto ai tessuti in vendita: tanti modelli all’ ultima moda che facilitavano l’ uso delle stoffe”. Le sue creazioni erano pubblicate anche sulla rivista dei magazzini e “paragonabile a un direttore creativo, Guida si occupava anche della pubblicità, scriveva cronache di moda e con i Coen offriva un servizio in più ai consumatori: proposte di moda originali, ma di gusto internazionale – continua Morini –  Non solo, insieme ai Coen rese più fruibile la complessa moda Anni ‘ 30 anche grazie al lancio di cartamodelli”.

Ad arricchire l’esposizione sono numerosi documenti, cartamodelli, fotografie e la rivista omonima che i magazzini distribuivano alla clientela. In mostra anche tessuti italiani e francesi provenienti dalle collezioni e dagli archivi lariani, nonché abiti dell’epoca e, a dare maggiore spessore al tutto, i filmati dell’Istituto Luce con sfilate ospitate nella Villa d’Este di Cernobbio negli anni ’30.

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