Oscar 16
Leonardo DiCaprio ce l’ha fatta. La scorsa notte, dopo le precedenti cinque nomination -come attore e una come produttore- è riuscito finalmente a portarsi a casa la tanto ambita statuetta come migliore attore protagonista per Revenant.
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Il film di Alejandro Gonzalez Iñarritu che, nonostante non abbia conquistato l’Oscar come miglior film, ha fatto breccia nel cuore dell’Academy aggiudicandosi il premio come miglior regia, per il secondo anno consecutivo, e miglior fotografia.
Vincitore assoluto Il Caso Spotlight, il film scritto da Tom Mc Carthy e Josh Singer, sull’inchiesta premio Pulitzer del Boston Globe sugli abusi sessuali commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali.
L’Italia sale sul palco con Ennio Morricone, dopo cinque nomination andate a vuoto e un Oscar alla carriera, il musicista nostrano ha vinto per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.
Il più premiato Mad Max: fury road, di George Miller. Ben sei statuette fra cui montaggio e costumi. Non sono mancate le sorprese: a stupire la vittoria di Alicia Vikander su una strabiliate Kate Winslet in Steve Jobs nella categoria di miglior attrice non protagonista;
quella di Mark Rylance, nella stessa categoria, ma al maschile, nel film di Steven Spielberg Il ponte delle spie, lasciando così deluso Sylvester Stallone, eccezionale in Creed. Quasi scontato invece l’Oscar come miglior attrice, a Brie Larson per la sua performance in Room.
Tosca di Puccini: una storia di amore e di morte
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