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La Santa Sede alla 55. Edizione della Biennale di Venezia "Il Palazzo Enciclopedico"

Una scelta innovativa per lo Stato Pontificio che si apre a un dialogo ampio e diversificato con l’arte contemporanea

Tra le novità di questa 55. Edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia spiccano sicuramente le 10 nazioni che non vi hanno mai preso parte prima: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Repubblica della Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Santa Sede e Tuvalu.

In particolare la Santa Sede sarà ospitata nei padiglioni appena restaurati delle Sale d’Armi dell’Arsenale insieme all’Argentina, al Sudafrica e agli Emirati Arabi.  

E’ una grande innovazione per la Città del Vaticano. Il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Card. Gianfranco Ravasi, ha motivato la scelta di partecipare all’Esposizione affermando che: “L’arte contemporanea è al centro degli interessi del Pontificio Consiglio della Cultura perché costituisce una delle espressioni più significative della cultura di questi decenni. (…) Il progetto rappresenta, dunque, non solo una straordinaria novità, ma risponde a uno degli scopi del Dicastero, ovvero instaurare e incentivare le occasioni di dialogo con un contesto sempre più ampio e diversificato”.

Il Padiglione è stato allestito e installato seguendo principi di sobrietà ed economicità i cui costi sono stati completamente sostenuti dagli sponsor. Uno dei partner principali è Intesa Sanpaolo, tradizionalmente impegnata nel promuovere la crescita culturale del Paese sostenendo attività di importanti Enti e Istituzioni oltre che con iniziative proprie.

In Principio” sarà il titolo della mostra coordinata e curata da Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, che sarà divisa in tre nuclei tematici. Le varie sezioni sono state individuate a partire dal libro della Genesi, affidate ciascuna a un artista.
Per la sezione “Creazione” il gruppo milanese Studio Azzurro realizzerà un’installazione interattiva. Nella seconda, “De-Creazione”, il fotografo ceco Josef Koudelka esporrà delle fotografie in bianco e nero che mirano a far riflettere sulla distruzione materiale derivante dalla perdita del senso etico. Infine il momento della “Ri-Creazione” è stato affidato ai lavori di Lawrence Carroll, realizzati con materiali di recupero e legati ai processi di trasfigurazione.  

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