La tigre più famosa del Giappone in mostra a Zurigo
Per la prima volta in assoluto sarà possibile ammirare, fuori dal Giappone, le pitture murali di Nagasawa Rosetsu del tempio zen Muryōji.
Tra le opere esposte a Zurigo ci sarà anche il dipinto monumentale della tigre, una delle opere più famose dell’artista.
La tigre e il drago
Rosetsu era un grande artista infatti i suoi dipinti sono pieni di spirito e umorismo. Furono realizzati con magistrali pennellate o con le dita, ma anche con pennelli fini e a colori vivaci.
Le pitture murali di una tigre e un drago, eseguite sulle pareti della sala centrale di un tempio zen sono i simboli delle forze primigenie dell’esistenza umana e della natura.
Nagasawa Rosetsu
Nagasawa Rosetsu è un artista giapponese considerato tra i primi artisti pre-moderni più eccentrici e innovativi. Infatti, anche se la sua carriera non fu lunga, realizzò numerosi dipinti che restano impressi per il loro carattere visionario.
Le sue opere sono caratterizzate da originalità, grande estro e fascino visivo, e questo permette loro di sottrarsi a qualsiasi classificazione. Nel corso della sua attività fu in grado di eseguire in diverse tecniche pittoriche e nei più svariati formati molte opere, ma anche di cambiare spesso il suo stile.
Il museo Rietberg
È il 1949 quando i cittadini di Zurigo decisero di trasformare Villa Wesendonck in un museo destinato alla collezione che il barone Eduard von der Heydt voleva donare alla città. Fu solo nel 1952 quando il Museo apre le porte al pubblico per la prima volta.
Successivamente nel 2002 si cerca di dare un nuovo volto al museo e il dipartimento delle costruzioni della città di Zurigo lancia un concorso internazionale di architettura. Fu vinto dagli studi di architetti d’Alfred Grazioli di Berlino e d’Adolf Krischanitz di Vienna con sedi a Berlino.
Le opere d’arte donate al museo da Eduard von der Heydt, costituiscono il fondo della collezione permanente. Mentre, grazie ai contatti e ai rapporti intrattenuti negli anni, ai mecenati e a importanti collezionisti, ma anche all’aiuto di fondazioni e sponsors economici, il museo svizzero ha accresciuto e completato le proprie collezioni con importanti opere internazionali.
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