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L’arte del futuro necessita di generosità

A Bologna la notte bianca dell’arte

Uno degli eventi collaterali della Artefiera durante la White night bolognese, è stata la conferenza nel padiglione mobile "Via…ggiando per costruirsi" progettato da Mario Nanni, parcheggiato per la serata in piazza Galvani.

In questo piccolo spazio Pierluigi Sacco, Mario Nanni e Julia Draganovic hanno trattato vari temi. In particolare Pierluigi Sacco ancora una volta durante questi giorni di ArteFiera stupisce con parole di grande saggezza; parlando di come l’arte può rendere partecipi la comunità, di come può creare un dialogo con la città: per il futuro dobbiamo dimenticare l’idea dell’artista stronzo, con molta probabilità l’unica arte che sia degna di questo nome, potrà nascere solo dalla cooperazione, da una generosità, da un confrontarsi con generosità.

Mentre Julia Draganovic, ha spiegato l’idea di Art First, di creare una serie di installazioni nel territorio bolognese, per creare un dialogo tra i palazzi storici e l’arte contemporanea e gli abitanti della città.

Mario Nanni ha chiuso la serata parlando dei vari progetti di luce, che ha eseguito negli ultimi tempi, come iterazione con la comunità di diverse città. Uno degli ultimi, eseguito qua a Milano sotto natale, chi sarà passato davanti alla scala nei giorni dal 6 dicembre al 10 gennaio avrà notato lo spettacolo luminoso sulla facciata.

Lui ne parla come una poesia di luce, criticamente parlando mi sento di definirlo più un gioco di luci tra le superfici, fuorché arte, (come la poesia)che è ben altra cosa, non ci si può fermare a stupire il passante, cosa che anche i cartelloni pubblicitari con donnone semi nude riescono benissimo.

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