Design

L’arte vetraria di Venini in mostra a Venezia

Tyra Lundgren, Gio Ponti, Riccardo Licata, Ken Scott, Massimo Vignelli e Tobia Scarpa sono solo alcuni dei nomi degli artisti presenti alla mostra veneziana dedicata a Paolo Venini, imprenditore illuminato e grande protagonista del vetro e del design del 900.

Inaugurata lo scorso weekend, la mostra Paolo Venini e la sua fornace (visitabile fino all’8 gennaio 2017 sull’Isola San Giorgio di Venezia a Le stanze del vetro) è un omaggio al grande imprenditore milanese ideatore di nuove serie di vetri, ma anche un modo per ripercorrere la storia del design dell’ultimo secolo.

Dal 1925, anno in cui fondò la vetreria V.S.M. Venini & C. con Napoleone Martinuzzi e Francesco Zecchin, e per i successivi 40 anni Venini ha, infatti, chiamato a collaborare con sè grandi artisti come lo scultore Napoleone Martinuzzi, gli architetti Tomaso Buzzi e Carlo Scarpa e il designer Fulvio Bianconi, ottenendo dagli anni 50 in poi una serie di successi e riconoscimenti per la diffusione del design e dell’artigianato italiano.

La mostra documenta la produzione nata da specifiche scelte di Paolo Venini che hanno portato a serie come i vetri Diamante in cristallo, nella seconda metà degli anni 30, e ai vasi nati da una raffinata rilettura in chiave innovativa di alcune tecniche tradizionali muranesi come quella dello zanfirico. Di grande effetto, sono poi i vetri mosaico tessuto multicolore (1954), caratterizzati da un’inedita tessitura a fili policromi con tonalità delicate.

Negli anni, risentendo dell’influsso del design nordico, la produzione si orientò poi verso delicate monocromie associate a velature o incisioni dovute a lavorazioni a freddo che portarono alla cospicua serie dei vetri incisi (1956-57). Di grande successo, nello stesso periodo, la variopinta serie di bottiglie, ispirate a quelle disegnate da Gio Ponti, e le coloratissime vetrate presentate alla Triennale del 1957, dove si distinsero per il notevole effetto decorativo.

Gio Ponti, che per la vetreria muranese realizzò fantasiose bottiglie, servizi da tavola e lampade, è solo uno dei grandi artisti che ha reso grande il nome di Venini nel mondo. Una parte della mostra è dedicata ai diversi autori. Oltre le creazioni dell’architetto, si possono ammirare i lavori del designer Charles Lin Tissot, che propose originali interpretazioni della tecnica dello zanfirico; l’«acquario» del fashion designer Ken Scott che ideò una coloratissima serie di 18 pesci stilizzati in vetro opaco realizzata per il grande magazzino americano Macy’s; la serie di vetri del pittore Riccardo Licata, esposti alla Biennale del 1956, caratterizzati da una fascia di murrine di sua ideazione.

Senza dimenticare la collaborazione con la ceramista svedese Tyra Lundgren, negli anni Trenta, che, oltre ad alcuni vasi, propose un ricco bestiario di volatili, pesci, serpenti, e diverse foglie dalle fogge variegate; con l’architetto Massimo Vignelli, che si dedicò all’illuminazione e ai servizi da tavola, ispirati nelle forme al design nordico rivisitati con i colori e le tecniche di Murano e con il designer Piero Fornasetti, a cui si deve un originale servizio da tavola. Un’esposizione ricca e unica nel suo genere per celebrare il genio italiano.

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