L’assurdo spot della candidata Michele Fiore del Nevada fa discutere
Ha dell’inverosimile lo spot girato dalla candidata del Nevada per la corsa alla carica di governatrice
Sta facendo molto discutere lo spot della candidata del Nevada: Michele Fiore, repubblicana, è al centro di polemiche.
La candidata Michele Fiore
Michele Fiore, è al centro di polemiche. Candidata repubblicana, supporter dell’ex Presidente americano Donald Trump, si candida alle elezioni del 2024, come governatrice del Nevada. Fino a qui tutto regolare. Sono le sue modalità di propaganda che hanno del surreale.
Lo spot della candidata del Nevada
È proprio lo spot di Michele Fiore che fa discutere. Lo spot si apre con un fuoristrada da cui scende proprio la candidata del Nevada. Si ferma, invita i cittadini dello Stato a votarla, e procede spiegando la sua lotta contro l’establishment:
ho passato tutta la mia vita a combattere l’establishment. Abbiamo bisogno di outsider, combattenti, non dei soliti politici in blazer blu, noiosi, moderati e pronti al compromesso.
Ed è qui, proprio a sostegno del suo appello a cittadini combattenti, che tira fuori una pistola. La usa per spiegare il suo programma elettorale di “tre colpi”. Colpisce tre bottiglie a colpi di pistola, con scritto: “Vaccine mandates”, “Critical racial theory”, “Fraud vote”. Si espone quindi contro “l’obbligo di vaccinazione”, le “teorie critiche della razza” e le “frodi delle votazioni”. Punta così alla carica di governatrice: a colpi di pistola.
Non il momento perfetto per uno spot di questo tipo
Lo spot della candidata del Nevada arriva in un momento non proprio adatto. Negli Stati Uniti proprio in questi ultimi giorni si è tornati a discutere dell’uso delle armi nel Paese, dopo l’incidente di Baldwin. L’attore Alec Baldwin infatti, mentre provava una scena sul set di un nuovo film, ha sparato alla direttrice della fotografia, che ha perso la vita. Ha sparato con una pistola vera, con un proiettile vero, inconsciamente: all’attore era stato detto che la pistola era scarica.
Candidata repubblicana, ma fuori dai soliti schemi
È ormai diventata un nuovo personaggio nella scena politica americana. Non passa di certo inosservata. Viene definita anche “Lady Trump”, è repubblicana infatti. Sostiene Donal Trump, “è il miglior Presidente Usa della storia”, ne condivide le posizioni, ma talvolta fuori dagli schemi classici di un candidato repubblicano. Michele Fiore è a favore infatti dei matrimoni gay e della legalizzazione della cannabis terapeutica.
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