MOSTRE DA VISITARE
Arte

LE MOSTRE DA VISITARE DURANTE IL PONTE

Le mostre da visitare nel ponte: da Martin Parr a Vienna a Sam Havadtoy a Milano, da Helmut Newton a Venezia al Collettivo Malleus a Torino, fino al maestro della scuola romana Benvento Ferrazzi ai Musei di Villa Torlonia Roma

 

Early black and whites e Photography Journey
Vienna celebra Martin Parr con due mostre. Alla Anzenberger Gallery si potranno ammirare i primi lavori in bianco e nero, realizzati dal fotografo britannico fra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80: The Non-Confirmists, A Fair Day e Bad Weather. Mentre al museo Kunsthaus va in scena la più grande retrospettiva mai realizzata in Austria di Parr che dal 1982 si dedica solo all’immagine a colori. Scatti divertenti e voyeuristici.
Anzerberger Gallery fino al 20 agosto
Kunsthaus fino al 2 novembre

 

Dark Nouveau
Inizia sabato 4 giugno la prima mostra italiana dedicata al collettivo Malleus negli spazi dell’ex teatro Paesana e nelle sale di Palazzo Salluzzo di Torino. Espressionismo, simbolismo, art nouveau si mescolano alla psichedelia, all’estetica manga, al fumetto, alla pop art e la musica rock nelle serigrafie del trio tortonese. Al centro delle opere, fil rouge dell’esposizione, la donna.
Fino al 26 giugno

Benvenuto Ferrazzi. Vedute e visioni (1912 – 1969)
Celebrato a Roma ai Musei di Villa Torlonia nella sua prima antologica italiana il pittore italiano. Esposti trenta disegni e sessanta dipinti più fotografie e altri documenti che vogliono essere testimonianza di uno dei maggiori artisti della Scuola Romana. Uomo solitario, non amava la mondanità, vicino a Van Gogh per carattere, scelse una vita “romantica”. Nelle sue tele racconta del Bel Paese, dei poveri, dei disadattati e degli anarchici, quella parte del popolo che conosceva meglio.
Fino al 25 settembre

 

Helmut Newton. Fotografie White Woman/Sleeping Nights/Big Nudes
La Casa dei tre Oci di Venezia celebra il grande fotografo berlinese. Sperimentatore, già alla fine degli anni ’70 in alberghi lussuosi con atmosfere seducenti inizia a produrre scatti erotici: una spallina scivola per rivelarne il capezzolo, mentre in una foto ambientata in una Parigi notturna una donna appare in uno smoking Yves Saint-Laurent. È la rivoluzione della fotografia di moda.
Fino al 7 agosto

SAM HAVADTOY. Only remember the future
Alla Fondazione Mudina di Milano è in scena una delle personalità più interessanti della scena newyorkese degli anni ’70 e ’80. In mostra quaranta opere di recente produzione che testimonia lo stresso rapporto fra Havadtoy e l’Italia. Nato a Londra, cresciuto in Ungheria e trasferitosi in America nel ’72 riuscì subito a integrarsi con l’ambiente culturale dell’epoca. Le sue opere si caratterizzano per l’utilizzo del merletto, memoria dei popoli dell’Est. Nella sua pratica artistica Havadtoy incolla frammenti di pizzo sulle sue tele; quindi, strato dopo strato li ricopre di colore, in modo che il gioco di vuoto e pieno che si crea diventi l’elemento strutturale dell’immagine.
Fino al 8 luglio

 

 

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