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Le stampe, nel vestito.

Le stampe, nel vestito. In chiusura delle sfilate milanesi, Dolce e Gabbana sono «ossessionati» dalle stampe anni Quaranta. Ma i disegni retro si ritrovano da Versace e Ferré. Mentre Cavalli punta sulla Cow Girl
Tutta di stampe mi voglio vestire. È l’imperativo categorico della prossima bella stagione celebrata in passerella da ogni tipo di disegno, ricamo decoro. Si comincia da Dolce&Gabbana che della stampa ne fanno una ossessione. Hanno scovato nell’archivio Ratti di Como 45 disegni dagli anni Quaranta ai Settanta e li hanno reinterpretati mischiando fogge e colori.

Ne viene fuori un look decisamente caleidoscopico e fantasioso. Dal cappello agli occhiali, dai collant all’intimo, passando per gonne, bluse, giacche, spolverini e sandali, tutto è variopinto. Unica concessione all’unito il pizzo nero «siciliano» per abiti semitrasparenti, sexy e sinuosi dai quali sbuca fuori però la bretella del reggiseno fiorato.La sera è da diva. Sulle note di Marilyn che canta I wanna be in love by you sfilano seducenti abiti in raso luminoso argento, rosa, prugna, oppure scintillanti sottovesti di cristalli riscaldate da volpi bianche. Applauditi da Sarah Ferguson e Monica Bellucci.

Sexy e sfacciatamente protagonista

Sexy e sfacciatamente protagonista è da sempre la donna di Roberto Cavalli che per la prossima estate sceglie di essere una nuova Cow Girl di lusso. I suoi pantaloni di cuoio naturale brillano di frange di strass e la sua blusa si arricchisce di stampe di piume.

E le piume vere ritornano sulle spalle, sugli orli dello chemisier di seta, sui pantaloni, mentre gli abiti da sera sono tagliuzzati ad arte in modo da sembrare piumati sulle lunghe gonne svolazzanti. L’impatto da star è assicurato.
Stampe, stampe, stampe anche per Donatella Versace che riedita quelle dell’archivio di Gianni, ma ne inventa anche di nuove, per esempio quelle con la villa sul lago di Como, o il suo profilo fluo sulla passamaneria, come una banda, sui pantaloni attillati, o sulle borse di plastica, da spiaggia.

La sua donna predilige

La sua donna predilige i colori accesi come il giallo e il fucsia per esprimere la gioia di vivere e portare con se sempre una ventata di ottimismo. Magari con la gonna tutta a piccole balze plissè, effetto carioca, sul breve top in jersey stretch, stagliato sul corpo di Carolina Kurkova, in esclusiva per Donatella, come la mitica Linda Evangelista. Tra il pubblico invece la cantante Mariah Carey.
Niente stampe ma il fascino del Messico per la moda di Gianfranco Ferré. Ancora una volta l’architetto dà una lezione di stile ed eleganza, fatta di grande sartorialità e niente eccessi. Tailleur grigi maschili, ma iridescenti, illuminati anche da camicie bianche; completi in denim di rete trasparente, e una serie infinita di abiti, bluse, giacche tagliuzzate con il laser, effetto origami. Oppure ricamati con effetto soleo cerchio ispirazione Messico nel finale nei colori speziati, dall’arancio al cannella.
I colori sono da sempre la forza dei Missoni. Una grande maison , ma anche una grande famiglia (cosa assai rara nel mondo del fashion) che ieri ha festeggiato i suoi 50 anni di moda, e per Rosita e Ottavio anche i 50 anni di matrimonio. Una sfilata retrospettiva (dopo quella per la primavera-estate), con 100 capi storici, ha celebrato l’anniversario, con un finale commovente: giù lo scenario più di 250 dipendenti in camice bianco hanno applaudito, insieme al pubblico, i Missoni in passerella. Nel parterre anche alcuni colleghi, come Carla Fendi e Dolce e Gabbana.
Il cerchio è invece il motivo ricorrente della collezione Fendi. Nella continua ricerca di materiali e tecniche inedite di lavorazione ecco che arriva il cuoio trasparente e leggerissimo per spolverini, trench e persino petali dei fluttuanti abiti da sera in georgette, chiffon, organza a strati in colori polverosi. A volte scanditi dal logo in versione sfumata. Novità anche in fatto di borse, must della griffe, per la prossima estate mini bauletti rigidi rosa cipria. Cala il sipario sulla moda milanese, da oggi lo spettacolo si sposta a Parigi. (6 ottobre 2003)
Nelle foto, dall’alto un modello di Roberto Cavalli, Dolce&Gabbana e Gianfranco Ferré

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