Dizionario Arte

Lempicka, Tamara de

Pittrice di nascita russo-polacca, attiva soprattutto a Parigi e negli Stati Uniti. Si dichiarava nata a Varsavia il 16 maggio 1898 ma la documentazione indica che era nata (e cresciuta) a Mosca, e che aveva sottratto alcuni anni alla sua vera età. Nel 1916 sposò Tadeusz Lempicki, un brillante avvocato russo, e nel 1917 allo scoppio della rivoluzione russa fuggirono a Parigi, dove lei studiò con Maurice Denis e André Lhote. Si affermò velocemente come pittrice ritrattista, soprattutto negli eleganti circoli di società che frequentava -scrittori, attori, nobili spodestati dell’Europa dell’est. Il suo stile ha qualcosa del ‘tubismo’ di Léger, ma è ben distinguibile per la sua eleganza solenne e semplificata e per il senso di raffinata decadenza, che rappresentano meglio di chiunque altro lo stile art déco in pittura. Oltre ai ritratti i suoi soggetti preferiti erano nudi erotici e vigorosi e nature morte di fiori di calla. Fu molto acclamata dalla critica e divenne una celebrità, famosa per la sua fredda bellezza alla Greta Garbo, per le sue feste, per il vorace appetito sessuale (sia etero che omosessuale). Nel 1939 partì insieme al secondo marito, il barone Raoul Huffner, per gli Stati Uniti dove il suo successo artistico e sociale si ripeté, sia a Hollywood sia a New York; ma negli anni Cinquanta le sue opere passarono di moda e, benché cercasse di dipingere in uno stile differente, più libero, i suoi quadri vennero recepiti con poco entusiasmo. Negli anni Settanta ricominciò l’interesse per i suoi primi lavori e negli anni Novanta, dopo la sua morte, diventò nuovamente una sorta di icona di stile, con i suoi dipinti che raggiungevano quotazioni altissime nelle gallerie e venivano descritti nelle vendite televisive come simboli della vita dell’alta società. Nascita: Mosca 1895; Morte: Cuernevaca 1980

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