Dizionario Arte

Leoni, Leone

Scultore *manierista che lavorò in molte parti d’Italia e al servizio dell’imperatore Carlo V (vedi Asburgo) in Germania e nei Paesi Bassi. Fece esperienza con l’oreficeria ma non sopravvive nessuna sua opera di questo genere. Dal 1538 al 1540 lavorò come incisore nella zecca pontificia a Roma, ma fu condannato alle galere per aver attaccato e ferito l’orefice del papa. Fu rilasciato nel 1541 e per la maggior parte del resto della vita fu incisore della zecca imperiale, a Milano. Nel 1549 e nel 1556 visitò la corte imperiale a Bruxelles e nel 1551 quella di Augusta. Lavorò anche per il figlio dell’imperatore Carlo, Filippo II di Spagna. Suo figlio Pompeo Leoni (Venezia 1533-Madrid 1608) si stabilì in Spagna nel 1556 e rifinì le opere paterne inviate laggiù. L’incarico più importante che aveva avuto fu un gruppo di quindici statue in bronzo (installate nel 1591) per l’altare maggiore dell’ Escorial, al quale Pompeo, successivamente, ne aggiunse parecchie altre. Sempre in Spagna Pompeo da solo eseguì numerose tombe e fu, come il padre, orefice e incisore di monete. Ancora come il padre, ebbe un pericoloso conflitto con le autorità e venne brevemente imprigionato dall’Inquisizione per idee non ortodosse. Nascita: Menaggio 1509; Morte: Milano 1590

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