Marco Rambaldi
Moda,  Interviste

L’EVOLUZIONE ANNI SETTANTA DI MARCO RAMBALDI

Con “Vogliamo anche le rose” Marco Rambaldi celebra la lotta femminista

Le rivoluzioni culturale e sessuali sono il concept del progetto creativo del bolognese Marco Rambaldi, presentato durante la passata edizione di AltaRoma.

Il tema della liberazione sessuale è stato dibattuto nottetempo ma è tutt’oggi un tabù.

Saperlo raccontare attraverso una collezione è ancor più difficile e per farlo, occorre avere abbastanza sensibilità.

Fotogrammi ritagliati, copertine sbiadite e frammenti di poster: la collezione di Rambaldi segna l’inequivocabile estetismo anni settanta, sottolineandolo con stampe e colori vibranti.

La “rivoluzione” della linea autunno/inverno 2018-19 disegnata dallo stilista, mette in risalto l’involuzione sociale attraverso capi ludici e leggeri ma dall’aplomb rivoluzionaria.

Sulla passerella sfilano sia donne mature come l’amica transessuale Valerie sia giovani modelle: i suoi capi non conoscono età anagrafica e non hanno un target definito.

Ritratto di Marco Rambaldi
Ritratto di Marco Rambaldi

Marco Rambaldi è nato a Bologna nel 1990. Dopo il diploma in Grafic Design e gli studi in Product Design, si laurea nel 2013 in Design della Moda all’Università IUAV di Venezia.

Il suo debutto nel calendario della moda di Milano avviene nel febbraio del 2014 e, in quella occasione, vince il concorso Next Generation patrocinato da Camera Nazionale della Moda italiana.

Nel 2017 è tra i finalisti di Who Is On Next? progetto di fashion scouting dedicato ai giovani talenti della moda, ideato e realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia.

Marco Rambaldi racconta la sua collezione in questa esclusiva intervista.

 

La liberazione sessuale degli anni Settanta è stata fonte di ispirazione per la prossima stagione autunno/inverno 2018-19: come hai sviluppato, il tema, nella linea?

Un capovolgimento dei taboo di oggi, una riscoperta di quella rivoluzione culturale e sessuale degli anni ‘70 che ha portato la società a crescere. I diritti delle donne e non solo conquistati, le lotte femministe e la pornografia sono i temi focali della collezione. Stampati sui tessuti, momenti incastonati nello jacquard, giacche dai tagli maschili, passamanerie all’uncinetto e stampe tie and dye, tutto per esaltare e rendere la donna libera di esprimersi ed essere sempre se stessa.

 

A quale diva dell’epoca potrebbe somigliare la donna Marco Rambaldi?

Mina, Ornella Vanoni, Anna Oxa, sono solo alcune delle dive che rappresentano la donna Rambaldi.
Sono proposte sulla maglieria, sono la musica che ha accompagnato la sfilata e sono le muse di femminilità e libertà sessuale della collezione.

 

AltaRoma ha concesso, ai nuovi creativi della moda, la possibilità di presentare la propria collezione a patto che sviluppi il concetto di Made in Italy: presentaci la tua azienda.

Il nostro ufficio milanese è composto da me, Giulia Geromel il mio braccio destro e Andrea Batilla, storico giornalista di moda e mente razionale del gruppo quando ce n’è bisogno. Ultimamente si è aggiunto il mio fidanzato Filippo Giuliani che cura lo styling. Produciamo in Italia, ideiamo tutto tra Milano e Bologna, ma sopratutto siamo creativi Made in Italy, non solo per il luogo in cui vengono sviluppati i prodotti, ma perchè la creatività, tutta la storia e l’estetica che c’è dietro è italiana. Un Made in Italy sincero.

 

Come descriveresti il tuo omonimo brand?

Il mio brand vuole liberare le donne dai preconcetti, pregiudizi e stereotipi. Decise nei loro intenti finali, mutevoli nella voglia di indossare capi diversi ma che esaltano le curve grandi o piccole che siano, le rughe più o meno marcate. Parte da qui e dagli anni che furono e non torneranno mai, ma in chiave post-contemporanea riscoprirli e riportarli a nuova luce. Un’ immagine del brand mutevole come mutevole è la donna di riferimento, pur mantenendo una nuova freschezza (almeno speriamo) ed un ancora al passato.

 

Hai progetti futuri da raccontare ai nostri lettori?

Abbiamo molti progetti in ballo, nell’immediato un cortometraggio per la presentazione di “Vogliamo anche le rose” FW18, appena presentata a Roma (è la prima volta e non vediamo l’ora!). Ci piacerebbe poi presentare a Milano la prossima collezione. Il resto preferiamo non anticiparlo, siamo scaramantici in ufficio.

 

Photo Credits: Ufficio Stampa

 

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!