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Attualità

L’inno alla Lombardia di Lavezzi e Mogol 2020

Lombardia, grande terra mia! È questo il ritornello dell’inno della Regione Lombardia. Scritto da Mogol e Mario Lavezzi (nella foto con Raffaele Cattaneo),

l’inno “Lombardia Lombardia” è stato presentato oggi in anteprima nell’aula del consiglio regionale.

È un grande regalo che il consiglio regionale fa a tutti i cittadini lombardi – ha detto il presidente dell’aula, Raffaele Cattaneo – Saranno poi loro a dire se gli piacerà o meno”.

Il brano è in lavorazione da quasi un anno. Il governatore Roberto Maroni ha partecipato in prima persona al progetto, aprendo la collaborazione con gli artisti e chiedendo persino una revisione “un po’ più rock” della prima versione. “È un brano pop, nel senso di popular, come lo è la musica leggera – ha detto Cattaneo -. Il testo racconta perfettamente lo spirito della nostra grande terra: operosa, generosa, senza odio per nessuno, accogliente… In Lombardia nessuno è forestiero”.

E mentre il popolo della Rete esprime pareri non proprio entusiasti, le immancabili polemiche non si sono fatte attendere. Il brano, infatti, sembra molto somigliante alla canzone Per la gloria, scritta da Lavezzi nei primi anni Novanta e dedicata a Chico Mendes, il sindacalista brasiliano che lottò per salvaguardare la foresta amazzonica. La canzone era interpretata da Riccardo Cocciante, Gianni Bella, Mango e Raf e presenta notevoli somiglianze nell’incipit e nel ritornello. Ma come dice Cattaneo, ai cittadini lombardi il giudizio. Il nuovo Inno , infatti, si trova in versione karaoke sui profili Facebook e Twitter della Regione e sul sito del Consiglio.

 

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