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Moda

L’intervista a Giada Curti: il medioriente è vicino

Giada Curti è una stilista che guarda lontano. Roma, dove è la sede del suo Atelier, diventa in poco tempo troppo stretta e le sue creazioni arrivano fino a Dubai, ma non si fermano qui, guardano già oltre.

La sua è una storia tutta familiare: la nonna che da piccola le insegna l’arte del mestiere nell’atelier di Frosinone, il marito Antonio Curti, titolare dell’omonimo marchio, proveniente da generazioni di sarti e commercianti, e poi c’è la sua di famiglia (ancora in espansione) che costituisce l’epicentro di tutto.

Il 2014 poi è un anno sicuramente da ricordare, solo per citare alcuni degli avvenimenti più importanti: la Mercedes-Benz Fashion Week di New York, l’apertura del Bride Show Dubai,  Alta Roma, presto l’apertura di una boutique a Dubai e il 14 dicembre la presentazione all’Atelier Curti della Collezione 2015 Chantilly.

L’abbiamo intervistata per conoscere meglio chi c’è dietro queste collezioni romane dal sapore orientale.

Dal debutto ad Alta Roma come stilista emergente nel 2010 è stata un’esplosione. Come descriveresti questi anni? 

Per me è ancora un sogno che si avvera di giorno in giorno, anni di crescita professionale e personale che hanno cambiato il mio modo di creare una couture sempre più ricercata, sempre più riconoscibile.

Ti dividi tra Haute Couture e Linea Sposa come concili queste due facce della stessa maison?

L’alta moda è il sogno, sia che si parli di Sposa che di abiti destinati alle grandi occasioni. Sono per me creature che nascono da un momento magico destinate a rimanere nell’immaginario collettivo come qualcosa di unico ed inimitabile.

Come si adatta il tuo stile ai canoni orientali e quali sono le richieste e le esigenze delle donne?

Le donne mediorientali amano l’Italia, la nostra cultura, il nostro gusto e la nostra storia. L’alta moda italiana firmata Giada Curti sta subendo sempre di più la corte di grandi collezioniste del lusso. Si riconoscono nel mio stile, nella mia donna elegante e dolcemente femminile.

A breve aprirai una boutique a Dubai, qual è la tua cliente tipo?

La donna che sceglie Giada Curti ama la sartorialità dei miei abiti e l’unicità delle mie creazioni.

Shukran, la collezione presentata ad AltaRoma, è un omaggio all’Oriente dove i colori del deserto, la seta e i turbanti si fondono insieme. Il tuo stile come si sta evolvendo?

La mia vita è la fonte principale di ispirazione delle mie collezioni. Sento una particolare sensibilità verso il mondo arabo, amo la loro cultura i colori di quella terra e poi trovo affascinanti le donne, piene di mistero ed innata sensualità.

Trai ispirazione dai tuoi viaggi o rimane sempre Roma e la sua bellezza la fonte di ispirazione maggiore?

Adoro viaggiare ed ogni momento è buono per partire sia che si tratti di lavoro che di vita personale. Unendo spesso l’utile al dilettevole cerco di documentarmi il più possibile sui luoghi che visito.

Oltre ad essere stilista sei anche mamma di tre bambini. È  difficile conciliare i ritmi frenetici della moda con quelli altrettanto frenetici dell’essere mamma?

Forse il lavoro più grande è faticoso è quello di essere mamma, tra l’altro sono in attesa del mio quarto bambino ed è veramente una grande avventura in questo momento conciliare i ruoli. Però sono così felice che non mi pesa veramente nulla!!!!

Alta Roma ha il grande pregio di dare ascolto e attenzione agli stilisti emergenti ma allo stesso tempo i grandi nomi faticano ad arrivare. Cosa potrebbe fare in più?

Io credo che AltaRoma abbia avuto una grande trasformazione in questi anni e si sta cercando sempre di più di darle una connotazione internazionale abbiate fiducia e vedrete quante sorprese!

Il 14 dicembre presenterai nel tuo Atelier la collezione Chantilly 2015. Le spose della primavera/estate 2015 a cosa non possono rinunciare?

È una collezione che mi ha coinvolta molto emotivamente, ho immaginato una sposa di altri tempi che non rinuncia ai valori fondamentali della tradizione. È raffinata, elegante e romantica avvolta in una allure d’antan!

Il pizzo chantilly e ‘ sicuramente il dettaglio magico della collezione ed è accompagnato ad accessori ricercati come i veli di mano seta bordati.

Qual è il filo conduttore della collezione?

Il pizzo chantilly nei suoi magici disegni che ho fatto realizzare appositamente per questa collezione e che ho fuso sapientemente con le pregiate sete del comasco

Dopo Dubai? Qual è il mercato del futuro?

Dubai e la Cina sono mercati che stanno rispondendo benissimo. Prossima destinazione: l’America Latina.

Per tutte le future spose non perdetevi l’appuntamento all’Atelier Curti di Pontecorvo domenica 14 dicembre. Giada non risparmierà consigli di stile e di galateo.

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