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L’Ubu sotto tiro dei ragazzi di Scampia

Nuovo capitolo del progetto Arrevuoto, sviluppato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanri, del Teatro delle Albe. Renato Palazzi segnala anche il Koltès della coppia Bianco-Liberti e l’arrivo a Milano della bella versione “nera” di Questi fantasmi! di Eduardo De Filippo, con Silvio Orlando protagonista Arrevuoto è il titolo dell’impegnativo progetto triennale che Marco Martinelli con Ermanna Montanari e altri attori del Teatro delle Albe di Ravenna stanno sviluppando con dei ragazzi di Scampia, il sobborgo più turbolento e irrequieto della periferia napoletana: la prima tappa, ispirata a La pace di Aristofane, ha vinto pochi mesi fa un premio Ubu, la seconda è andata in scena domenica primo aprile nell’auditorium del quartiere e giovedì 5 al Teatro Mercadante di Napoli, promotore dell’iniziativa.

Stavolta il regista romagnolo ha lavorato su un autore già assiduamente frequentato nelle occasioni più diverse, il grande destabilizzatore Alfred Jarry, e sul suo personaggio più emblematico: Ubu sotto tiro coinvolgerà un centinaio di studenti delle scuole di Scampia e di un liceo del centro, oltre a un gruppo di giovani rom. Lo spettacolo, che intreccia la creazione artistica con l’intervento sociale, verrà poi riproposto il 24 maggio al Teatro Valle di Roma e il primo giugno all’Alighieri di Ravenna.

Era stato uno degli avvenimenti più interessanti dell’estate: poi, come spesso capita, per mesi questa bella messinscena del testo più celebre di Koltès, Nella solitudine dei campi di cotone, con la regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti, era sparita dalla circolazione. Adesso è di nuovo alla ribalta: venerdì 30 e sabato 31 al Teatro San Giorgio di Udine, martedì 3 aprile al Teatro Sant’Andrea di Pisa, poi dall’11 al 19 aprile al Teatro Studio di Scandicci e il 19 e 20 giugno al Teatro India di Roma.

La serrata, febbrile disputa notturna tra un sedicente venditore e un ipotetico compratore che si confrontano sull’eventuale acquisto di una merce imprecisata, della cui natura lo spettatore non sarà mai informato, viene sottratta dai registi alla sua sfera metafisica e calata in un contesto assai concreto: si svolge infatti fra scatole di biscotti del Mulino Bianco, rotoli di Scottex e altri prodotti di consumo lo scontro di potere fra i bravissimi Michele di Mauro e Fulvio Cauteruccio. In gioco c’è la loro stessa identità sessuale.

Dopo le ultime repliche milanesi, che sono proseguite fino a domenica primo aprile, torna per un paio di sere a Roma, martedì 3 e mercoledì 4 al Teatro Tor Bella Monaca, la lucida rilettura di Questi fantasmi! di Eduardo firmata dal regista Armando Pugliese con Silvio Orlando eccellente protagonista: da non perdere questo approccio “nero”, cattivo al mondo del grande autore napoletano, immerso in una luce ambigua, che non lascia spazio a sentimentalismi né a risvolti consolatori di qualunque sorta.

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