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Arte

L’Unesco contro le distruzioni da genocidio dell’Isis in Iraq

Il direttore generale dell’Unesco Irina Bokova ha visitato la scorsa settimana la città di Arbil, nella regione del Kurdistan iracheno.
La zona, colpita dalle distruzioni dell’Isis, è stata interessata agli interventi definiti “metodi nazisti” dei gruppi estremisti che hanno attaccato i simboli culturali del Paese con l’intendo di cancellare tutte le tracce delle popolazioni loro nemiche.
Privare un popolo della sua cultura vuol dire cercare di togliergli l’identità, la storia e il patrimonio realizzato nel corso degli anni e ha tutte le caratteristiche del genocidio.

Il bilancio è tragico: sono state danneggiate due chiese a Mosul, diversi santuari sciiti e un tempio Yazidi. Ma non solo, a subire le azioni distruttive dello stato islamico è anche il patrimonio immateriale delle minoranze religiose, basato prevalentemente sulle tradizioni orali.
Questo perchè le minoranze stesse sono costrette ad abbandonare le loro comunità a seguito delle persecuzioni islamiche, disperdendosi così come rifugiati, lontani dalla comunità e dalle tradizioni.

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