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Lynne Featherstone dichiara guerra alla taglia trentotto

Ben venga la donna a clessidra, rotonda, abbondante. Il modello ideale? Christina Hendricks di Mad Men "Donna" è da sempre sinonimo di abbondanza e prosperità. Si pensi al miracolo della maternità.
Non esiste un dipinto o una scultura appartenente ai secoli addietro in cui la donna sia rappresentata scheletrica. Tutt’altro. Ventre arrotondato, seno prosperoso, guance piene.

Da un po’ di anni a questa parte le donne di tutto il mondo si ritrovano a combattere quotidianamente con la propria figura per il fatto che non è, e probabilmente mai sarà, come quella delle modelle che si vedono sulle passerelle, di tante attrici e di tante popstar pelle e ossa.

Tutto ciò è una concausa del dilagante fenomeno di anoressia-bulimia sempre più diffuso anche tra i maschi, non immuni da questi disagi.

È ora di dare un taglio a tutto ciò e, in nome della salute sia fisica sia mentale, la Mara Carfagna d’Inghilterra, il ministro per le pari opportunità Lynne Featherstone dichiara guerra aperta al modello skinny. Evviva le rotondità, evviva la donna con il corpo "a clessidra".

La ministra prende come riferimento Christina Hendricks, star della serie tv Mad Men, bella proprio nella sua morbidezza e rotondità. Gli esempi che si potrebbero citare sono tanti: la già nominata Hendricks, Sophia Loren, Silvana Mangano, Marilyn Monroe, Anita "Anitona" Ekberg. Donne sane, in salute. Donne vere. Donne belle da guardare e da toccare, donne morbide e piacevoli. Un inno all’abbondanza.

Gli stilisti dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e impedire alle indossatrici di scendere al di sotto di un certo rapporto altezza-peso-taglia. Dovrebbero fare come Elena Mirò, che propone in vetrina una moda fruibile non solo dalle donne taglia trentotto, e in passerella modelle che non hanno stampata in volto l’immagine della morte.

Perché, a guardarle bene, il volto della maggior parte delle top non sprizza vita da tutti i pori. In questo modo sarebbero meno le donne (e gli uomini) che si deprimono, che cadono nel tunnel di malattie per le quali si muore, che si guardano allo specchio e si sentono nate con i pezzi montati al contrario per il semplice fatto di essere normali.

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