mam-e arte MARCELLO LO GIUDICE A NEW YORK marcello lo giudice
Arte

Marcello Lo Giudice a New York

Grande successo per Marcello Lo Giudice. Colore e materia made in Italy

 

Marcello Lo Giudice ha inaugurato all’Opera Gallery di New York la sua mostra personale. “Eden, pianeti lontani” è il titolo della mostra che visto il successo proseguirà fino al 15 giugno.

Al vernissage inaugurale della mostra erano presenti numerose celebrità, collezionisti, artisti internazionali, critici d’arte, ambasciatori e imprenditori dell’alta finanza. Tra gli altri anche il Principe Alberto II di Monaco, collezionista e grande amico dell’artista, e Nabila Khashoggi erano presenti. Quest’ultima artista e figlia del defunto sceicco Khashoggi che è stato l’uomo più ricco del mondo.

Lo Giudice ha presentato ai numerosi presenti al vernissage i suoi lavori più famosi e recenti. Ovvero una serie di pitture monocromatiche. In cui la materia e la luce si fondono per creare remoti paesaggi geologici, preistorici e ultraterreni. Questa esposizione è un riconoscimento importante per l’intero made in Italy.

 

Marcello Lo Giudice

 

Lo Giudice nasce a Taormina nel 1957. Marcello è uno degli artisti italiani contemporanei più quotati del mondo. Ma raramente lo si può ammirare in patria.  Infatti ha collezionisti disseminati in tutte le parti del globo. E durante le aste internazionali decuplica le stime di partenza delle sue opere. Viene definito da Pierre Restany un “pittore tellurico”. Proprio per il suo legame viscerale con la materia. Oggi considerato uno degli artisti di punta del neo-informale europeo.

 

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Marcello Lo Giudice espone le sue opere all’Opera Gallery di New York

 

In queste opere il metamorfismo della materia e l’energia della luce si fondono. E creano paesaggi remoti, geologici, puri e incontaminati. Come a rappresentare la purezza dei paradisi terrestri o dei pianeti lontani. Sono state realizzati con oli e pigmenti puri su tela. Occorre partire proprio dalla terra per seguire il percorso di Lo Giudice. Si è laureato in geologia a Bologna. Poi approdato all’Accademia delle Belle arti di Venezia Le sue grandi tele si aprono come finestre su mondi paralleli. E la mostra mette in risalto l’amore per il pianeta Terra. Sottolinea la strenua lotta condotta dall’artista per la salvaguardia dell’ambiente.

 

New York

 

Opera Gallery è una tra le più importanti gallerie d’arte contemporanea al mondo. Ha sedi prestigiose a Londra, Ginevra, New York, Parigi, Miami, Dubai, Singapore, Aspen e Honk Hong.

Nella mostra di New York sono esposti dipinti creati per  “Eden, pianeti lontani”. Poiché la mostra è conosciuta a livello internazionale. Ed è stata esposta in musei prestigiosi  come il Russian State Museum di San Pietroburgo, il MAXXI di Roma ed Ekaterina Foundation di Mosca.

La kermesse ha inaugurato il periodo dell’anno in cui la Big Apple è sotto i riflettori del mondo dell’arte internazionale. In questo periodo, ogni anno le grandi aste di Christie’s e Sotheby’s vendono opere per circa 2 miliardi di dollari. Inoltre mostre, aste e fiere porta nella primavera newyorchese un livello di presenze di collezionisti e investitori di altissimo livello.

L’Opera Gallery aveva scelto di esibire, prima di Lo Giudice, i più grandi artisti contemporanei cinesi. Con la mostra “Made in Asia”. Ma per il periodo più infuocato dell’anno ha preferito un artista italiano. Come Marcello Lo Giudice, che negli ultimi anni sta catalizzando l’attenzione sul mercato. Anche il mercato delle vendite all’asta, con valori medi per le sue opere partiti da 10 mila dollari, ma ora vicini ai 100 mila.

 

 

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