Moda: Marni ss18 treasure hunt nel passato
Moda,  Milano

MARNI SS18: TREASURE HUNT NEL PASSATO  

MARNI PENSA ALLA COLLEZIONE SS18 COME UNA CACCIA AL TESORO

Un viaggio senza fine per Marni per raccogliere elementi stilistici per la collezione ss18 che vuole essere il risultato di un’addizione.

Le idee sono innovative, vogliono per la donna una liberazione di intenti e interessi per spaziare in universi di stili.

L’intento è recuperare gli oggetti altrui e far rivivere le storie appartenute ad altri. Capi che escono da vecchi bauli depositati in soffitta rivisitati per la dinamicità di oggi.

Troviamo costumi da bagno Anni ’50 e vestaglie, polo immense e gonne sontuose, pantaloni mega e sottovesti impalpabili al tatto.

Riadattare è la chiave di svolta per tutta la collezione, giocare con la storia dei capi, rimetterli in sesto con gioia e con un occhio che vuole “svecchiare” quanto è stato già indossato.

I rimandi sono chiari e bizzarri: la couture storica, gli Anni ’20, i balloons, le pattinatrici, le feste, l’emancipazione femminile.

Un mix di ingredienti per uno spirito libero, perché nulla di questa collezione è mai banale e obsoleta. I capi maschili entrano nell’armadio femminile e poi sul corpo prendono una nuova vita.

Tutto è accuratamente sproporzionato, il macro diventa micro e il micro diventa macro, una piacevole confusione crea una strana armonia.

Abbiamo scarpine delicate e pelose, solidi Wellington, sete impalpabili e maglie consistenti, quadri rigorosi e fiori.

La sorpresa è dietro l’angolo.

Gli oggetti persi o recuperati diventano quasi Ready-Made duchampiani aggiunti non casualmente dove capita anche sui gioielli.

La donna Marni non aspetta che gli eventi si compiano ma è lei stessa fautrice del suo destino.

L’infantilismo abbraccia la provocazione d’intenti, la bellezza diventa scoperta e la scoperta diventa gioco.

Marni Milano: come arrivare

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