Matteo Salvini e la Messa di Natale a Roma: le polemiche per il manifesto online
Critiche al volantino “Santa Messa con Matteo Salvini”, ma la Lega smentisce
Ha creato grande scalpore il caso di Matteo Salvini sulla Santa Messa. A suscitare le svariate polemiche provenienti dai social è stata una locandina con cui si pubblicizzava una celebrazione religiosa, prevista per martedì 21 dicembre alla Domus Mariae di Via Aurelia a Roma, con la partecipazione del leader della Lega.
“Santa Messa con Matteo Salvini“, si legge sul manifesto virtuale. Il volto dell’ex vicepremier compare in primo piano, accanto ai simboli della Lega e di Identità Culturale, il gruppo sovranista del Parlamento europeo. Sullo sfondo, invece, l’immagine di una chiesa gremita di fedeli.
Salvini e la Messa di Natale: la smentita della Lega
Da subito il volantino ha innescato una serie di indignazioni rivolte a Salvini, finito nel mirino delle critiche già da tempo per il suo utilizzo nei comizi politici di svariati simboli religiosi, primo tra tutti il rosario.
Dallo staff del leader leghista è però arrivata subito la smentita di quel manifesto online. È stato spiegato che il volantino non ha avuto nessuna autorizzazione ufficiale: si è trattato di un’idea di un militante sottoposta alla comunicazione del partito ma poi scartata.
Per martedì prossimo nei pressi del parco di Villa Carpegna, dove si trova la Domus Mariae, la Lega ha organizzato un incontro per scambiarsi gli auguri di Natale. Salvini ha confermato la sua presenza alla Messa, «ma a titolo personale», ha precisato. Alla funzione interverranno anche parlamentari e militanti leghisti.
La risposta di Azione Cattolica alla Messa di Salvini
La Domus Mariae rappresenta la struttura dove, ai piani inferiori, si trova la sede dell’Azione Cattolica italiana. Le attività convegnistiche e alberghiere sono però affidate a operatori privati del comparto. Anche l’utilizzo della cappella è affidato a chi si occupa della struttura.
L’Ac, tuttavia, dopo il manifesto circolato sul web, ha fatto sapere in una nota che non era a conoscenza della “strumentalizzazione intorno alla celebrazione“. Azione Cattolica, senza voler fare polemica politica, ha definito grave l’utilizzo di una celebrazione liturgica, che «per sua natura non ha parti o partiti». L’associazione ha concordato con il gestore della struttura l’inopportunità di lasciar svolgere il rito religioso attraverso le modalità con cui è stato promosso.
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Editor: Susanna Bosio
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