Messerschmidt, Franz Xavier
Scultore austriaco. All’inizio fu istruito dagli zii Johann Baptist (1704-1784) e Philipp Jakob Straub (1706-1774) (due di cinque fratelli scultori tedeschi) rispettivamente a Monaco e a Graz; nel 1755 si trasferì a Vienna dove continuò gli studi all’Accademia e dove rimase fino al 1774, benché abbia passato diversi mesi a Roma nel 1765 e abbia visitato Londra nello stesso anno. Nel 1769 cominciò a insegnare all’Accademia e nel 1770 acquistò una grande casa, dimostrazione del successo che aveva ottenuto come scultore ritrattista. Purtroppo incominciò presto a soffrire di disturbi mentali, a causa dei quali fu interdetto dall’insegnamento all’Accademia nel 1774. Profondamente offeso lasciò Vienna, trasferendosi nella nativa Wiesensteig, in seguito a Monaco e infine a Pressburg, dove si stabilì definitivamente nel 1777. In quest’ultimo periodo continuò a lavorare come ritrattista, ma visse come un eremita e si dedicò principalmente a una serie di Charakterköpfe (teste di carattere), nelle quali ritraeva in modi esagerati le espressioni e le smorfie associate a diversi stati d’animo. Alla sua morte furono trovate sessantanove teste (la maggior parte in piombo), delle quali quarantanove sono rimaste, quasi tutte conservate presso l’Ústerreichisches Barockmuseum di Vienna. Sono state esposte per la prima volta nel 1793 e successivamente sono state analizzate con una certa attenzione e dando luogo a diverse interpretazioni: ritraggono tutte lo stesso uomo pelato di mezza età, sostanzialmente un autoritratto dell’artista, e sono state lette come una sorta di terapia per la sua malattia mentale. Lo studioso americano di origine austriaca Ernst Kris (1900-1957), storico dell’arte e psicoanalista, pubblicò su Messerschmidt nel 1932-33 due saggi nei quali concluse che ci troviamo in effetti di fronte a un caso di psicosi con derive paranoiche, che si adatta alla generale manifestazione della schizofrenia. Nascita: Wiesensteig 1736; Morte: Pressburg 1783
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