MILANO MODA UOMO, I MILLENIALS ISPIRANO IL DANDY
Alla Milano Moda Uomo ritorna in auge il dandy
Nostalgia del passato nell’edizione di Milano Moda Uomo ancora in corso.
Thomas Carlyle, nella sua opera Sartor Resortur definì il dandy contemporaneo “un uomo il cui settore, ufficio e esistenza consiste nell’indossare un abito”.
Nel settecento, infatti, l’uomo curò in maniera maniacale il suo aspetto.
La “divisa” del dandy, imposta da “Beau” Brumel, prevedeva una giacca blu con bottoni in ottone, pantaloni che sfioravano le ginocchia e il panciotto.
Lungo i secoli l’immagine del dandy è mutata seguendo l’evoluzione della società dell’epoca e oggi, come la cultura odierna insegna, i Millennials incarnano lo stereotipo del gentleman contemporaneo.
La moda maschile autunno/inverno 2018-19 impone un’estetica libera, sulle orme dell’autorevolezza settecentesca.
I promotori di questa nuova tendenza sono Etro, Versace, Emporio Armani e Dolce & Gabbana.
Etro enfatizza questo trend vestendo l’uomo con tappeti e tessuti d’arredamento. La scenografia della presentazione è una Yutra – abitazione mobile adottata da alcun popoli nomadi dell’Asia – che rafforza la dicotomia lusso-viaggio imposta dalla griffe.
La severità di Emporio Armani, nella sua concreta formalità, gioca su elementi eco-fur che decorano alcuni dettagli dei cappotti, montoni e accessori come borse e scarpe.
L’intera collezione gioca sul total black con alcuni intervalli di macchia di colore.
Dolce & Gabbana esasperano l’immagine dell’uomo attraverso colori pieni, tessuti barocchi, patchwork, putti e smoking da sera.
La collezione gioca su colori forti accostati, sempre, in modo estremo. Per il marchio fondato da Stefano Gabbana e Domenico Dolce, i cento millennials che hanno sfilato in passerella hanno interpretato un uomo giocoso, libero, quasi infantile.
La sfilata è stata chiusa dall’attaccante juventino Paulo Dybala che ha calcato la passerella in smoking e camicia bianca.
Il dandy Versace, infine, sovverte le regole imposte dal bon ton vestendo accappatoi come fossero capispalla.
Donatella Versace, in una sinfonia di colori, mixa il passato della maison con silhouette del tutto inaspettate con un mix di stampe animalier, print barocche e tartan.
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Alberto Guardiani
