Dizionario Arte

Mino da Fiesole

Scultore fiorentino. A quanto racconta Vasari fu allievo di Desiderio da Settignano, ma questo sembra improbabile, essendo quasi coetanei (lui forse di circa un anno più anziano); presumibilmente trascorse un po’ di tempo a Fiesole per formarsi, tenendo d’occhio Firenze, città nota per la tradizione nel lavorare la pietra. Mino è ricordato soprattutto per i suoi busti. Mentre quelli di Desiderio sono tutti di donne, quelli di Mino sono quasi tutti di uomini; il primo in assoluto, quello di Piero de’ Medici (1453, Bargello, Firenze), è anche il primo busto del rinascimento a essere datato (nonostante esista un esempio non datato di Donatello che probabilmente lo precede). Mino lavorò anche come scultore tombale, ma la maggior parte del suo lavoro in questo campo fu manomesso o distrutto o è di incerta attribuzione a causa della collaborazione con altri scultori. Rappresenta più chiaramente la sua maestria il monumento tombale del conte Ugo di Toscana (completato nel 1481, Badia, Firenze), che Vasari descrive come la sua migliore opera. Documenti dimostrano che Mino fu almeno tre volte a Roma (1454, 1463 e 1474-80), e lavorò brevemente anche a Napoli (1455). La sua fama è stata massima nel XIX secolo, quando la sua delicata lavorazione del marmo era molto ammirata. Nascita: Papiano 1429; Morte: Firenze 1484

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