Morta Lina Wertmuller all'età di 93 anni
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Morta la regista italiana Lina Wertmüller, aveva 93 anni

SI è SPENTA LINA WERTMULLER, PRIMA DONNA CANDIDATA ALL’OSCAR COME MIGLIORE REGISTA

MORTA Lina Wertmüller: si è spenta all’eta di 93 anni

È morta Lina Wertmüller, una delle più grandi registe italiane, aveva 93 anni, la notizia è stata data da un amico di famiglia sui social, mentre fonti vicine alla famiglia stessa hanno dichiarato che “è mancata serenamente a casa, vicino alla figlia e ai suoi cari”. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio.

CHI è Lina Wertmüller

Lina Wertmüller, all’anagrafe Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, è nata a Roma il 14 agosto 1928. Figlia di Federico Wertmüller, un avvocato originario di Palazzo San Gervasio (in provincia di Potenza) e proveniente da una famiglia aristocratica di origini svizzere, e di Maria Santamaria-Maurizio, romana. Regista, sceneggiatrice, ma anche scrittrice italiana è stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar come miglior regista per il film “Pasqualino Settebellezze” nel 1977. Nel 2020 ha ricevuto l’Oscar alla carriera, all’età di 92 anni.

Lina Wertmüller

GLI INIZI

Quella di Lina Wertmuller è stata una carriera ricca. A scuola è stata compagna di Flora Carabella, che poi sarebbe stata la moglie di Marcello Mastroianni, con cui instaurerà una lunghissima amicizia che si rivelerà poi fondamentale per avvicinare la giovane Lina al mondo dello spettacolo. A diciassette anni si iscrive all’accademia teatrale diretta da Pietro Sharoff; in seguito, per alcuni anni, è animatrice e regista degli spettacoli del teatro dei burattini di Maria Signorelli. Successivamente collabora con celebri registi teatrali, tra i quali Guido Salvini, Giorgio De Lullo e Garinei e Giovannini. Lavora sia per la radio sia per la televisione, e in veste di autrice e regista alla prima edizione di Canzonissima e Il giornalino di Gian Burrasca con Rita Pavone protagonista maschile.

LA CARRIERA

Collaborò con Enrico Job, apprezzato scenografo teatrale, con il quale poi si sposa. I due hanno una figlia adottiva, Maria Zulima. Regista, sceneggiatrice per Zeffirelli e Salerno, autrice di teatro, collaboratrice di Fellini, di Garinei e Giovannini nel mondo del musical.

Il primo film da regista è del 1963 I basilischi, con l’aiuto di Federico Fellini: notata fin da subito, vince un premio al festival di Locarno. Dopo l’esordio inizia una lunga lista di film dai titoli lunghissimi e dalla presenza fissa di Giancarlo Giannini come protagonista con cui si instaura un sodalizio sempre vivo: Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972), Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973), Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), il film dell’Oscar Pasqualino Settebellezze (1976), La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978) e Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici (1978).

Un’altra amicizia artistica fu quella con Paolo Villaggio con cui gira “Io speriamo che me la cavo”.

La regista con Enrico Job

L’OSCAR A 92 ANNI

Nel 2020 fu Sophia Loren a Los Angeles a consegnare l’Oscar alla carriera alla regista, nonché sua grande amica. Nel 1991 Lina Wertmüller l’aveva diretta in “Fatto di sangue… e Peperoni ripieni e pesci in faccia”. Prima di darle la statuetta l’attrice le aveva dedicato un discorso ricco di ammirazione:

“Sei una dei più grandi registi di tutti i tempi”

La regista con Sophia Loren

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