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Morte al presidente

Ripercorriamo la storia del cinema attraverso gli attentati ai presidenti. Dal giorno dello sciacallo a Una pallottola spuntata Milano, 15 luglio – L’attentato, sventato, al presidente francese Jacques Chirac riporta la memoria al film Il giorno dello sciacallo (foto, 1975) di Fred Zinnemann, tratto dall’omonimo romanzo di Frederick Forsyth. I punti di contatto sono molti: la Francia, il suo presidente (nel film il bersaglio era De Gaulle), un fucile, un killer di estrema destra (nella pellicola di Zinnemann era un professionista mercenario) e l’intervento tempestivo della polizia. Come a De Gaulle, anche a Chirac è andata bene per un soffio. Ma ripercorriamo gli attentati celebri del Cinema. Sia storicamente che cronologicamente si parte con il film Abramo Lincoln (1940) di John Cromwell, con la storia del sedicesimo presidente degli Stati Uniti ucciso per le sue leggi e le sue battaglie contro lo schiavismo. La storia reale di un altro presidente democratico ucciso prende forma in JFK (1991) di Oliver Stone. La pellicola racconta la vicenda del procuratore distrettuale Garrison che indaga non convinto della tesi dell’attentatore solitario, sospettando un complotto ben più ampio. Dopo due storie reali un romanzo con Nel centro del mirino (1993) di Wolfang Petersen, dove il buono Clint Eastwood dà la caccia al cattivo John Malkovich, intenzionato a uccidere il presidente. Sempre Petersen dirige un altro presidente, Harrison Ford, braccato sul suo aereo sicurissimo in Air Force One (1997), dove lo stesso presidente diventa l’eroe e sconfigge i cattivi. Anche i film comici, in maniera ironica, hanno trattato l’argomento e il demenziale Una pallottola spuntata 2½ (1991) di David Zucker salva la vita a un ridicolizzatissimo George Bush senior, lasciando in mutande la first lady. (andrea amato)

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