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Nessuno zittisca Caino

Il potente allestimento del Teatro Valdoca, uno dei momenti più interessanti della stagione agli sgoccioli, in scena a Milano. Nella pietra, tratto da Christa Wolf, ancora per poco a Roma, mentre a Firenze è da seguire il debutto di Due Lupi, nuovo lavoro di Virgilio Sieni con le sorelle Pasello. Gli altri appuntamenti della settimana teatrale

In un racconto intitolato Nella pietra Christa Wolf illustra dal vivo le sensazioni di immobilità di una metà del proprio corpo, causate da un’anestesia epidurale durante un intervento chirurgico all’anca: nel suo adattamento teatrale del testo, il regista Enrico Frattaroli ripropone anche fisicamente la situazione in palcoscenico, con l’attrice Anna Paola Vellaccio sdraiata su un tavolo operatorio, col busto libero e le gambe legate, mentre immagini video scorrono su un velario che la attraversa lungo la linea della vita. Al Teatro India di Roma, fino a domenica 15.

Napoli chi resta e chi parte è un glorioso spettacolo che Giuseppe Patroni Griffi realizzò nel 1975 per il Festival dei Due Mondi di Spoleto, ricavandolo da due atti unici di Raffaele Viviani, Caffè di notte e giorno e Scalo marittimo. A riportarlo alla ribalta, in omaggio allo scrittore e regista morto sei anni fa, è ora Armando Pugliese, in una sua nuova versione con l’attore e cantante Sal Da Vinci nella parte che fu allora del giovanissimo Massimo Ranieri. Il debutto venerdì 13 al Teatro Augusteo di Napoli.

Le gemelle Silvia e Luisa Pasello, figure "storiche" del teatro italiano di ricerca, indimenticabili protagoniste di A. da Agata, lo spettacolo che nell’86 rivelò il talento del grande regista scomparso Thierry Salmon, affrontano ora uno spettacolo sotto la guida del geniale coreografo Virgilio Sieni: da martedì 17 alla Stazione Leopolda di Firenze – nel programma del festival Fabbrica Europa – presentano Due lupi, ispirato alla prima parte della Trilogia della città di K. della scrittrice di origine ungherese Agota Kristof.

Il Caino della poetessa romagnola Mariangela Gualtieri, realizzato dal Teatro Valdoca con la regia di Cesare Ronconi e con Danio Manfredini straordinario protagonista della vicenda biblica, al fianco della danzatrice Raffaella Giordano, di Leonardo Delogu e della stessa Gualtieri, cui si aggiunge un coro di sette ragazzi e ragazze (recensione), è sicuramente una delle proposte più importanti della stagione: lo si può vedere da mercoledì 18 nel suggestivo spazio del Palazzo del Ghiaccio di Milano.

Per Face à face, il programma di scambi italo-francesi, Renzo Martinelli rappresenta da giovedì 19 al Teatro i di Milano Hilda, un feroce testo dell’autrice Marie Ndiaye: è una pièce sull’eterno rapporto servi-padroni, in cui una signora vuole a tutti i costi al proprio servizio una certa Hilda, che è al centro dell’azione, ma non appare mai in scena. Appare invece il marito Franck, in lotta con la signora per contenderle Hilda, che da questo scontro esce privata della propria esistenza, e alla fine abbandonata da tutti.

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