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Olanda: proteste e manifestazioni violente anti-lockdown creano disordini nelle città

Olanda: le proteste anti-lockdown non si fermano; ancora scontri nelle città

Olanda, proteste anti-lockdown nella notte. Come già avvenuto a Rotterdam nella notte tra venerdì e sabato, continuano le rivolte olandesi contro le misure prese dal governo per limitare la diffusione della pandemia.

È la volta de L’Aia, dove le proteste dei cittadini assumono forme violente contro la polizia. In centinaia sono scesi nelle strade contro il “corona-pass“, lanciando oggetti e pietre contro i poliziotti. Cinque agenti feriti e almeno 40 arresti in tre province diverse: sarebbe questo il bilancio della seconda nottata di proteste nei Paesi Bassi.

Altri disordini si sono verificati nella zona meridionale di Limburg, a Urk e nella provincia settentrionale di Flevoland.

Olanda proteste anti-lockdown: l’intervento della polizia

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Auto incendiate, assembramenti e scontri hanno costretto le forze dell’ordine ad intervenire nella notte. I fermati sono accusati di aver appiccato diversi incendi per le strade, bruciando biciclette e lanciando fuochi d’artificio contro la polizia.

I poliziotti hanno sedato gli scontri schierando cavalli, motociclisti e cani da sorveglianza, oltre alla polizia antisommossa.

Le proteste di questa notte seguono quella che il sindaco di Rotterdam ha definito come “un’orgia di violenza” contro le restrizioni per il Covid.

Le restrizioni nei Paesi Bassi

I Paesi Bassi hanno introdotto un parziale lockdown da una settimana. Sono previste almeno tre settimane di restrizioni e si pianifica un divieto di ingresso in alcuni locali ai non vaccinati. Si è trattato del primo paese europeo ad imporre nuovamente, dopo l’estate, una forma di lockdown a causa dell’incremento della curva epidemiologica.

Le nuove restrizioni riguardano bar, ristoranti e alberghi, costretti a chiudere alle 20. Invece, le attività commerciali definite “non essenziali” sono chiuse dalle 18 in poi. Nelle abitazioni private le visite sono limitate a un massimo di quattro persone alla volta. Rimangono aperti cinema e teatri. Il lavoro da casa è stato fortemente consigliato dal governo quando possibile.

 

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Editor: Susanna Bosio

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