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ONU, Draghi sul clima: “Agire subito e ascoltare i giovani”

L’intervento di Mario Draghi all’Assemblea Generale dell’ONU in merito all’emergenza climatica ha riaffermato la necessità del ruolo guida dell’UE e l’invito ad ascoltare i giovani. Centrale anche la difesa dei diritti delle donne afghane

Nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’ONU, Draghi chiama in causa il ruolo di guida dell’UE riguardo l’emergenza climatica. Due sono gli obiettivi chiave: la riduzione del 55% delle emissioni di anidride carbonica (entro il 2030) e l’azzeramento delle emissioni nette (entro il 2050).

Il Presidente ha poi ribadito il ruolo dell’Italia nel contrastare l’emergenza climatica e la sua dedizione a tale causa. “L’Italia intende raggiungere obiettivi ambiziosi sui tre pilastri dell’Accordo di Parigi: mitigazione, adattamento e finanza. Dobbiamo ridurre il più possibile, nel prossimo decennio, la CO2 prodotta da combustibili fossili e gli altri gas clima-alteranti, incluso il metano. E dobbiamo lavorare per adattare le nostre infrastrutture agli shock sempre più frequenti e violenti dei cambiamenti climatici”.

Sempre in sede ONU, Draghi invita a dare maggiore spazio ai giovani, impegnati più di tutti nella ricerca di soluzioni contro il cambiamento climatico. A tal proposito, il Presidente ribadisce che è “nostro dovere ascoltarli perché saranno loro a ereditare il pianeta”.  Dall’ultimo rapporto sul clima “Cambiamenti climatici 2021 – Le basi fisico-scientifiche” emerge infatti che la temperatura del pianeta aumenterà fino alla metà del secolo. Non è un caso che non si parli più di crisi climatica, ma di vera e propria emergenza. E che saranno i giovani di oggi a ereditarla e a doverla gestire.

La difesa dei diritti delle donne afghane

Altro tema discusso dal Presidente Draghi all’Assemblea generale dell’ONU riguarda la difesa della libertà delle donne afghane, che hanno ottenuto i propri diritti dopo decenni di battaglie politiche. “Stiamo assistendo allo smantellamento dei progressi degli ultimi 20 anni relativamente alla difesa delle libertà fondamentali, soprattutto per le donne”.

Draghi boccia inoltre il regime repressivo dei Talebani, a causa del quale le donne non hanno più garanzia di accesso all’istruzione. Più in generale, il Presidente richiama all’approccio multilaterale per evitare che l’Afghanistan torni a rappresentare una minaccia per la sicurezza internazionale.«Dobbiamo rilanciare il multilateralismo, e renderlo efficace per affrontare problemi che non possiamo risolvere da soli».

 

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