Cinema

Orson Welles regista, attore, sceneggiatore: un leggendario artista

Orson Welles, Genio, bulimico, visionario, rivoluzionario, incompreso, e potremmo continuare, ma preferiamo ricordarlo con le parole di una artista altrettanto brillante, Marlene Dietricht, che di lui disse “Quando lo vedo e gli parlo, mi sento come una pianta dopo che innaffiata

Chi era Orson Welles? Un leggendario regista, attore, sceneggiatore: un leggendario artista. Nato il 6 maggio del 1915, nel Wisconsin,, e morto nel 1985, a Los Angeles. Genio, bulimico, visionario, rivoluzionario, incompreso, e potremmo continuare, ma preferiamo ricordarlo con le parole di una artista altrettanto brillante, Marlene Dietricht, che di lui disse “Quando lo vedo e gli parlo, mi sento come una pianta dopo che è stata innaffiata”.

Orson Welles Ci sono artisti che hanno inaugurato un genere

Ci sono artisti che hanno inaugurato un genere, perfezionato uno stile: Orson Welles ha semplicemente cambiato per sempre il corso del cinema. Prima ancora del suo clamoroso esordio con “Quarto potere”, Welles era diventato una celebrità con la trasmissione del 30 ottobre 1938 in cui trasformò l’adattamento della “Guerra dei mondi” in una cronaca realistica sull’invasione dei marziani che terrorizzò mezza America. Pericolosamente in bilico sul crinale tra vero e falso, come tutta la sua vita e buona parte della tematica dei suoi film.

Rimangono ben impressi nella memoria la sua voce polimorfa, la sua stazza, la sua folle capacità di lavoro, i suoi montaggi sfrenati, i piani sequenza spericolati (quello iniziale de “L’infernale Quinlan” si studia in ogni scuola di cinema) e ancora, la sua battaglia contro il sistema hollywoodiano (“Hollywood è un quartiere dorato adatto ai giocatori di golf, ai giardinieri, a vari tipi di uomini mediocri ed ai cinematografi soddisfatti. Io non sono nulla di tutto ciò”).

Vittima di una campagna negativa

Vittima di una campagna negativa orchestrata ai suoi danni da William Randolph Hearst, il magnate della stampa cui “Quarto Potere” era parzialmente ispirato, Welles, il cui esordio fu salutato come quello di un genio ma che commercialmente fu un fiasco, iniziò poi con “L’orgoglio degli Amberson”, secondo film per la Rko, il suo calvario di incomprensioni, tagli e rimaneggiamenti subiti, censure più o meno esplicite. mezzo, altri capolavori: “L’infernale Quinlan”(“È un film che un po’ ci umilia perché è il film di un uomo che pensa molto più in fretta di noi, molto meglio e che ci getta in faccia un’immagine meravigliosa quando siamo ancora abbagliati da quella precedente”disse Francois Truffaut), “Rapporto confidenziale”, “Il processo”. 

 Da quel momento, lavorando anche a due o tre film contemporaneamente, Welles farà di tutto per trovare finanziamenti: la voce narrante dei cartoni animati, apparizioni televisive, spettacoli di magia, pubblicità. Inizia film a Venezia e li finisce in Marocco; va dove c’è chi sembra credere in lui e dove pensa di poter trovare soldi (“Ecco: io sono un pendolare. Vado dove c’è del lavoro, come un raccoglitore di frutta. Tutto ciò di cui ho bisogno sono un sorriso d’incoraggiamento ed una proposta, ed arrivo subito, col primo aereo”).

Wisconsin

 

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