Arte: Pablo Echaurren le espressioni della comunicazione contro le separazioni culturali
Arte,  Mostra

Pablo Echaurren: contro le separazioni culturali

Al Palazzo Platone di Catania si inaugura la mostra di Pablo Echaurren Soft Wall.

DAL 24 NOVEMBRE 2017 AL 14 GENNAIO 2018 PABLO ECHAURREN SARÁ IN MOSTRA A CATANIA

Pablo Echaurren (Roma 1951), nella sua arte indaga una forma di dialogo con le espressioni di comunicazione, con l’intento di abbattere le separazioni culturali.

La sua attività artistica inizia all’età di 18 anni e grazie a Gianfranco Baruchello viene notato dal critico e gallerista Arturo Schwarz. Diverrà noto in Italia e all’estero con le sue esposizioni, Berlino, Basilea, Philadelphia, Zurigo, New York, Bruxelles e nel 1975 è invitato alla Biennale di Parigi.

Pablo è un artista minimale, concettuale che ha intrapreso la strada antipittorica. Ha sempre cercato nuove forme comunicative ed è un artista sperimentale a 360°. Illustratore, scrittore che ha teso ad avvicinare concettualmente l’idea avanguardista con il populismo. Una ruota di idee che gira intorno a cultura pensata e leggerezza.

Un precursore della Street Art con le sue forme di graffitismo dove spiccano colori “azzardati”. La storia nelle sue mani prende una conformazione diversa.

Basti pensare che la mostra catanese si basa sui suoi lavori Anni ’80 e ’90 dopo la fine della Guerra Fredda. C’è tutto nelle sue opere, ma questo tutto è sinonimo di sintesi e ricreazione informativa. Il muro di Berlino, graffiti metropolitani, scritte cancellate, emblemi dell’epoca, allegorie storiche. Tutto riferito al sistema comunicativo.

Sezione importante sarà quella dedicata al Collage, assemblaggi cartacei montati da frammenti di manifesti, annunci, insegne, segnaletica. Questo è il suo tutto, l’insieme coevo di cose diverse assemblate e tanti messaggi diversi in un unica opera.

La curatrice

 

Mostra curata da Francesca Mezzano, che dell’artista dice «L’arte di Pablo Echaurren nasce per parlare alla collettività. Lo fa senza steccati, sperimentando ogni forma espressiva possibile; usa il segno, la scritta, lo stencil, il lettering, la parola. Annullando qualsiasi distinzione tra alto e basso, alla costante ricerca di una sintonia con la storia presente, con i suoi problemi, e le sue criticità nascoste allo sguardo comune. E lo fa esprimendosi sempre attraverso un immaginario vivo e incandescente, che possa tradurre un’istanza politica e morale in arte».

150 opere esposte per mettere in comunicazione la collettività di ieri e di oggi, sintetizzando la società e il dialogo decennale che questa produce. Uno specchio portatore di “verità” personale senza presa di posizione ma solo trasposizione.

Il muro, supporto primordiale di espressione umana, che può divenire “soffice” usando la tela, ecco spiegato Soft Wall, non importa la superficie sempre di “muro” di parla.

Palazzo Platone Catania: come arrivare

 

 

 

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