Spettacolo,  Cinema

PILLOLE DI NETFLIX: IL FONDATORE DEL CANALE TV SCOMMETTE SUL FARMACO DELL’INTRATTENIMENTO

La ‘profezia’ del CEO di Netflix, Reed Hastings, apre scenari fantascientifici sul futuro del mondo dello spettacolo

Quella rilasciata da Reed Hastings, fondatore di Netflix, è una dichiarazione che potrebbe ispirare una puntata di Black Mirror, serie tv riproposta nella sua terza stagione, sul suo stesso canale tv, solo pochi giorni fa. L’imprenditore americano, in occasione del ‘WSJD Live’ (conferenza dedicata alle nuove tecnologie organizzata ogni anno dal Wall Street Journal) ha dedicato a una riflessione di ampia portata legata al futuro dell’intrattenimento, rivelando che film e serie tv saranno presto obsolete, esattamente come lo sono oggi forme narrative come l’opera e i romanzi. Hasting ha preconizzato che il loro vero sostituto nell’ambito dell’entertainment sarà addirittura farmacologico: pillole da ingollare per il proprio piacere capaci di contenere contenuti audiovisivi da selezionare a proprio piacimento e in funzione dei propri gusti, in base ai bisogni del momento fino ad essere utilizzate, come ribadito dallo stesso Hastings, come risorsa da avanguardia per “eliminare definitivamente noia e solitudine“.

Il viatico verso la dipendenza farmacologica è già stato intrapreso da tempo: il tema dell’ossessivo attaccamento alle serie tv, capaci ormai di modificare il modo di vedere il mondo e scatenare imprevedibili reazioni di affettività da parte degli spettatori è di forte attualità e può portare diverse conseguenze: dalla sindrome depressiva che può seguire la conclusione di uno show tv al meno pericoloso, ma forse più sottilmente allarmante fenomeno del ‘Binge Watching’ (l’atto di guardare più episodi della stessa serie consecutivamente e in modo compulsivo, stravolgendo le proprie abitudini quotidiane). Una frontiera che sta interessando gli psicologi e che pertiene alla ricerca individuale di fusione in un universo parallelo per una fruizione che rende sempre più fine il rapporto tra fiction e realtà consentendo al fan di turno di personalizzare la propria alienazione sociale e fare i conti in solitudine con l’angoscia “post-serial”. Ancora Hastings: “In venti o cinquant’anni potremmo prendere una pillola blu per entrare nell’allucinazione spettacolare e una pillola bianca per tornare alla normalità. E se la fonte del divertimento umano in trenta o quarant’anni dovesse essere di natura farmacologica, allora sarà un vero guaio“.

Quanto è profonda la tana del bianconiglio? Il mondo di Matrix è vicino? Non lo è mai stato così tanto, si direbbe, e il creatore di Netflix si sta preparando.

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