Prada racconta il ruolo delle donne nel 2017
Ha avuto luogo ieri una delle sfilate più attese della settimana della moda milanese.
Prada riflette sul ruolo delle donne nel definire la società moderna, sula loro partecipazione politica e le loro conquiste sociali.
La moda parla di quotidianità e la quotidianità è il palcoscenico politico delle nostre libertà.
In questo momento – in cui ci confrontiamo con diverse incertezze culturali – è difficile pensare che le diverse forme di produzione creativa possano evitare di prendere posizione a favore dei valori liberali condivisi.
Per la sfilata Donna Autunno/Inverno 2017, la scenografia della sala della sfilata, ideata dallo stuido AMO(lo studio che da anni cura gli allestimenti degli eventi del brand milanese), identifica la centralità intangibile del ruolo femminile contemporaneo, sia a livello pubblico sia privato.
Gli ospiti sono stati accolti in una boiserie ideale, che conferisce una dimensione intima e domestica, amplificata dalla presenza di letti, lampade, sparse per tutta la sala.
Oltre la boiserie, le pareti esistenti sono ricoperte da una serie di poster che simulano uno scenario urbano.
Miuccia Prada lascia gli slogan sulle t-shirt agli altri, non è mai stato nel suo stile essere plateale, né esplicita.
Ma questa è di sicuro la sua sfilata più politica, che si apre con modelle in pantaloni ampi di velluto, cappotti in lana grossa e sciarpe, cardigan, pencil skirt, in tweed alla Agatha Christie, e poi vestiti magnifici, in soffice mohair e gonne da cocktail decorate con perline e fascie di piume, e subito il pensiero va ai red carpet, anche perché mancano pochissimi giorni alla cerimonia degli Oscar.
Tutta la sfilata è basata su una femmilità consapevole, sull’indipendenza e l’unicità delle donne, che non rinunciano a farsi belle, ma in questo caso lo fanno con raffinatezza e originalità.
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