Il ministro Sangiuliano diserta il Premio Strega 2024: è di nuovo polemica
Letteratura,  Libri

Il Premio Strega 2024 è L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio

Ieri sera su Rai3 i sei finalisti si sono contesi il Premio Strega 2024 che ha visto la vittoria di Donatella Di Pietrantonio con il libro L’età fragile di Einaudi

Premio Strega 2024 libro vincitore

Donatella Di Pietrantonio – L’età fragile (Einaudi) 

L'età fragile, Donatella Di Pietrantonio. Giulio Einaudi editore - Supercoralli

Il travagliato rapporto tra una madre borghese, ma originaria di un paese montanaro dell’Abruzzo, e la giovane figlia che cerca un futuro a Milano. Al Nord la ragazza subirà un’aggressione che la segnerà nella mente e ne bloccherà quiete e fiducia verso il prossimo (maschile). Intanto la madre ripensa e racconta il brutale omicidio di due ragazzine avvenuto trent’anni prima tra le terre di montagna abitate da pecorai e dell’amica carissima che dalla violenza del bruto straniero si salvò fingendosi morta e poi scappando nel buio.

Incipit:

“Il disordine che trovo al mattino mi ricorda che non sono più sola. Amanda è tornata, mi guardo interno e inciampo sulle sue tracce: sul bracciolo del divano il piatto con un pane smozzicato, e nel bicchiere un residuo di bevanda. La coperta è ammucchiata in un angolo, accanto al libro rovesciato sempre sulle stesse pagine”

Gli altri finalisti per il Premio Strega

Paolo Di Paolo – Romanzo senza umani (Feltrinelli)

Amazon.it: Romanzo senza umani - Di Paolo, Paolo - Libri

Un lago ghiacciato tedesco da tornare a visitare all’improvviso, mentre una tv lo chiama come ospite, è lo spazio simbolico nel quale il professore di storia Mauro Barbi filtra la possibilità complessa di un disgelo personale tra amici, conoscenti, amanti lasciati a congelare nel tempo. Tra ieratiche descrizioni d’ambiente e fitti scambi di dialogo a due, Barbi cerca di ricollegare i fili spezzati dal tempo e a ricostruire una sua storia oggettiva, un suo personale passato possibile.

Incipit:

“In assenza di occhi umani, la catasta di uccelli precipitati sul ghiaccio non suscita nessuno stupore. La temperatura è scesa di quasi venti gradi sotto lo zero. Le emozioni mancano da giorni. Disperse: come il governatore noto per aver camminato sulla superficie congelata del lago, contando i passi che separano Lindau da Bergenz: 7330″..

Tommaso Giartosio – Autobiogrammatica (minimum fax) 

Autobiogrammatica di Tommaso Giartosio

Tra grafici, versi di canzoni, scritte, scarabocchi, una prima parte (“Presa di parola”) ricostruisce la metodologia usata per scrivere l’autobiografia; poi nella seconda parte (“Abbecedario”) ecco il romanzo di formazione, la narrazione della vita dell’autore grazie alle parole (dialetto e gergo familiare, reiterazioni, deformazioni, frasi insensate) che l’hanno segnata, formata, costruita.

Incipit:

“La pasta al forno con i peperoni era croccante quasi quanto la parola croccante, era untuosa come untuosa. Tu che leggi, pronuncia queste due parole a voce alta prima di proseguire, così sappiamo di cosa stiamo parlando. Fatto? Allora andiamo”.

Raffaella Romagnolo – Aggiustare l’universo (Mondadori)

Aggiustare l'universo – Premio Strega 2024

Tra le colline liguri piemontesi, nell’ottobre del 1945, la sfollata maestra Gilla è pronta comunque a ripartire. Il direttore della scuola le assegna una classe di ventitre allieve e tra queste dall’orfanotrofio, e immersa nel più assoluto mutismo c’è Francesca: “bambina nascosta’, cioè costretta a vivere sotto falso nome durante la Shoah, che in verità parla solo con un gatto.

Incipit:

“La maestra ha ventidue anni e si chiama come una zia defunta, Virgilia, donna di angelica bontà e bruttezza leggendaria. Nome scelto perché impari già alla fonte battesimale che non tutto si può avere dalla vita. Virgilia, dunque. Anche se neppure la madre e il padre la chiamano così. Né Michele (a Michele non vuole pensare. E neanche il direttore della scuola elementare di Borgo di Dentro, che pure conosce il suo vero nome. Come tutti anche lui la chiama Gilla. Signorina Gilla”.

Chiara Valerio – Chi dice e chi tace (Sellerio) 

Chi dice e chi tace di Chiara Valerio - Sellerio
Scauri, basso Lazio, sul Tirreno. L’avvocatessa Lea vuole capire realmente la fine che ha fatto Vittoria, ritrovata morta in una vasca: donna affabile e generosa, animalista e aperta al prossimo, mai un litigio con nessuno. L’inquieta, enigmatica ricerca della verità viene immersa con rapsodica e sincopata detection in un vortice al femminile screziato di nero che non esclude affatto violenza e doppiezza.

Incipit:

“Le bambine scese dalla macchina si erano messe a correre e non ci avevano salutato. Ferma sulla porta, mia madre le aveva abbracciate e mi aveva sorriso sollevano il mento come a dire Non ti preoccupae. Luigi aveva messo in moto prima che potessi dispiacermi o pentirmi di aver accettato l’invito per un fine settimana a Ponza, in una casa dalla quale si vedeva il porto”.

Dario Voltolini – Invernale (La Nave di Teseo)

Invernale | La nave di Teseo

Nord Italia, qualche decennio addietro, tra le nebbia lontana di una prima periferia popolare. Nel ripetersi quotidiano della coreografia macabra dei gesti di sbudellatura, scuoiatura e taglio della carne, un macellaio si taglia un pezzo di pollice. La ferita si infetta. Un batterio spegne lentamente l’uomo robusto fino alla diagnosi finale. Il figlio (l’autore del libro) lo osserva e lo accompagna con lo sguardo e fisicamente in un rigoroso e pudico trapasso tra carne e carne, tra uomo e uomo.

Incipit:

“Soprattutto il sabato il mercato è preso d’assalto da una massa di persone. Ci sono folle nelle corsie, non si passa. Di fronte a ogni banco uomini e donne si spingono e parlano forte. Sembrano una versione insurrezionale di Wall Street. Dentro i banchi dei commercianti con furia si accelerano i movimenti, per servire tutti il prima possibile. C’è una danza lì dentro, con persone a loro volta in massa, che devono prevenire le traiettorie dei movimenti l’una dell’altra, una dell’altro. Qui per esempio si vendono carni: di pollo, di agnello, di coniglio”.

I libri vincitori del Premio Strega degli ultimi anni

Come d’aria Ada D’Adamo (2023)

Spatriati Mario Desiati (2022)

Due Vite Emanuele Trevi (2021)

Il Colibrì Sandro Veronesi (2020)

Il figlio del secolo Antonio Scurati (2019)

La ragazza con la Leica Helena Janeczek (2018)

Le otto montagne Paolo Cognetti (2017)

La scuola cattolica Edoardo Albinati (2016)

La ferocia Nicola Lagioia (2015)

Il desiderio di essere come tutti Francesco Piccolo (2014)

Conclusione: Ieri sera su Rai3 i sei finalisti si sono contesi il Premio Strega 2024 che ha visto la vittoria di Donatella Di Pietrantonio con il libro L’età fragile di Einaudi

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