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Prêt-à-porter a Paris

Parigi, 5 ottobre 2004 – Secondo il suo massacrante calendario, l’ottobre di fuoco della moda pronta femminile, dopo aver levato le tende da Milano, le ha già ripiantate a Parigi per l’ultima sosta della grande carovana che si incarica di porgere il verbo fashion ai popoli sensibili al suo richiamo.
Fino al 12 ottobre, saranno novanta i défilé che si susseguiranno nella capitale francese, conditi dal solito corollario di presentazioni ed eventi speciali, realizzati nella consapevolezza che per un’intera settimana tutti i riflettori saranno puntati sulla Ville Lumière. Ci saranno Christian Dior, Vivienne Westwood, Balenciaga, Costume National, Jean Paul Gaultier, Comme des garçons e Issey Miyake, tanto per citare alcuni tra i più noti. Poca Italia, ovviamente, dato che Parigi segue – praticamente senza soluzione di continuità – Milano.
Per ora, tra le collezioni più attese, si è vista quella di Yohji Yamamoto. Le sue atmosfere sono intrise di spiritualità, gli abiti mostrano linee nette fortemente geometriche, nel rispetto di una semplicità formale molto orientale. La tavolozza dei colori è ridotta ai soli toni primari, il bianco e il nero, ma è capace di improvvise esplosioni di un rosso carnale e abbacinante. Notevoli anche le lavorazioni dei tessuti: una costante è rappresentata dalle plissettature, che formano fasce di diversa lunghezza, capaci di conferire agli abiti volumi assai precisi ma non statici.
La sfilata di un genio della provocazione come Jean Paul Gaultier, reduce da un’insolita mostra alla Fondazione Cartier dal titolo Pain et Cuture, (Pane e Moda), che presenta alcune delle sue famosissime opere sottoforma di pane (aperta fino al 10 ottobre), punterà invece su un look gitano, al ritmo incalzante del flamenco.
Tra gli eventi che faranno da corona ai défilé c’è la serata che Karl Lagerfeld ha organizzato per il lancio del profumo più famoso del mondo, quello Chanel N° 5 senza il quale Marilyn non poteva coricarsi. Mugugni tra i fotografi e la stampa accreditata, richiesta di presenziare solo se abbigliata con giacca nera e camicia bianca d’ordinanza, per non turbare gli equilibri cromatici dell’evento.
Nella foto, due creazioni della collezione P/E 2005 dello stilista Yohji Yamamoto

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