renzo arbore
Musica

Renzo Arbore “Il mio concerto lungo 24 anni”

L’album in arrivo di Renzo Arbore è una sorta di summa della sua lunga e gloriosa carriera, dopo gli insuperati successi in tv. L’album si intitola “E pensare che volevo fare il dentista”.

Ringrazio il dottor Giulio Arbore (mio padre) che, canticchiando arie d’opera, di cui era profondamente appassionato, canzoni napoletane e raccontando barzellette (a lenire le angosce del paziente) mi ha suggerito suo malgrado che fare l’artista è il miglior antidoto ai dispiaceri della vita…». Così scrive Renzo scoprendo un altro pezzetto della sua vita spericolata. Si sa che si laureò in Giurisprudenza a Napoli, dove però sugli studi vinse il richiamo della musica. 

Questo «Renzo Arbore and friends» è dunque un florilegio di collaborazioni nella prima parte. Mentre nella seconda si festeggiano le sue nozze d’argento con l’Orchestra Italiana. Viene fatto attraverso i classici napoletani (più Nessun Dorma) del loro show. Il primo cd, che annovera standards internazionali, italiani e napoletani, si apre con Amore scombinato: «L’ha scritta Di Francia, autore di Champagne: qui faccio il crooner napoletano, visto che c’è una vacatio di questa figura».

Arbore va giustamente fiero di una incredibile ’O sole mio cantata da Ray Charles: «È la sua unica incisione di questa canzone che amava molto». Fra una sorridente Pigliate ‘na pastiglia con Carosone, dove svetta il ricordo canterino di Gegé Di Giacomo, e una sua morbida cover di Non arrossire, omaggio a Gaber, spiccano due gagliardi episodi del leggendario DOC tv: un tosto duetto clarinettistico con Lucio Dalla su I Can’t Give You Anything But Love, e un dialogo con una pimpante Rossana Casale su Do You Know What It Means to Miss New Orleans.  

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