Rio 2016
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Rio 2016, i veri campioni dell’olimpiade

L’imminente Olimpiade che si svolgerà a Rio crea già motivo di entusiasmo. Due i temi toccati: rifugiati e spreco alimentare.

Successi da podio per argomenti che sono al centro dell’attenzione mediatica anche in Italia

Oggi si inaugura l’Olimpiade di Rio. Al di là dei numeri, degli investimenti, dei ritardi e delle polemiche che non hanno risparmiato neppure l’incombente evento brasiliano, già riesce a convincerci dalla partenza per alcuni aspetti positivi che ci riguardano da vicino.

Il primo punto è lo spazio dato dal CIO ad un team composto da rifugiati: cinque che provengono dal Sudan, due dalla Siria, due dal Congo e uno dall’Etiopia, selezionati fra oltre 40 atleti. Non hanno una bandiera sotto la quale gareggiare e saranno riuniti sotto quella olimpica. Una iniziativa altamente simbolica sotto gli occhi del mondo intero che recupera il vero spirito Olimpico.

Il secondo punto è l’apertura per iniziativa di Massimo Bottura di RefettoRio nell’area di Lapa a Rio. Una favela degradata e quasi abbandonata a se stessa.

L’iniziativa, sul modello del Refettorio Ambrosiano ideato proprio dallo chef modenese per l’Expo di Milano, si propone di prelevare dai ristoranti e dagli hotel del Villagio Olimpico gli scarti per ricavarne pasti destinati ai poveri delle favelas. Le stime prevedono che saranno recuperate circa 12 tonnellate di cibo, che potranno garantire un pasto ad oltre 19mila persone, circa 108 per turno.

Tutto questo mentre in Italia, finalmente, è stata approvata la legge contro gli sprechi aimentari e si spera che con questo provvedimento si possa dimezzare la quantità di alimenti sprecati, il cui valore, secondo autorevoli stime, è di oltre 8 miliardi di euro l’anno.

Le Olimpiadi non sono ancora iniziate, ma queste per noi sono le prime medaglie d’oro

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