Sarfatti, Grassini Margherita
Critica d’arte, scrittrice, giornalista italiana. Di origine ebraica, studia sotto precettori privati, tra cui Pompeo Molmenti e Antonio Fradeletto che le fa amare John Ruskin. Sposa Cesare Sarfatti e il primo articolo che scrive, firmato con le iniziali M.G.S., è la recensione della IV Biennale veneziana del 1901 su Il Secolo Nuovo. Fino al 1902 risiede a Venezia, quindi si trasferisce a Milano, dove diventa la responsabile della rubrica di critica d’arte di Avanti! Qui stringe amicizia con numerosi artisti, tra i quali il prediletto è Umberto Boccioni.
Il suo salotto è conosciuto come uno dei ritrovi letterari più illustri d’Europa. Collabora con numerosi giornali tra i quali La Stampa di Torino e Gerarchia, una rivista di teoria politica. Nella redazione del Popolo d’Italia conosce Benito Mussolini, con il quale stringe una relazione ed interviene nella creazione della figura del duce quale novello Cesare. Nel 1922 con Lino Pesaro e gli artisti Mario Sironi, Achille Funi, Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Gian Emilio Malerba, Piero Marussig e Ubaldo Oppi fonda presso la galleria Pesaro il gruppo dei Sette del Novecento. Teorizza una poetica che raccolga l’esperienza del gruppo di Valori Plastici (1918), ma in grado di unire ai valori classici le esperienze maturate dalle avanguardie.
Fa in modo che Mussolini partecipi alla prima mostra del 1923 con il desiderio di imporre un movimento che raccolga un consenso non solo culturale, ma anche politico. Nel 1926 ottiene l’onorificenza di cavaliere della Legione d’onore per l’intervento all’Exposition des arts décoratifs di Parigi. All’inizio degli anni Trenta inizia l’isolamento dalla scena pubblica, accentuatosi nel 1933 in occasione della I Triennale, che la vede al centro di un’aspra polemica da parte di Roberto Farinacci; nel 1938 con la promulgazione delle leggi razziali decide di lasciare l’Italia per tornarvi solo nel 1947. Della sua vasta produzione saggistica va citata la Storia della pittura moderna (1930).
Nascita: Venezia 08-04-1880; Morte: Cavallasca 22584
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