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Scala: Lissner duro contro lo sciopero

Salta la "prima" e le due repliche successive della Dame aux camélias. Roberto Bolle in scena venerdì 3 Stéphane Lissner, sovrintendente del Teatro alla Scala, non nasconde il suo profondo disappunto per lo sciopero indetto dal sindacato autonomo Fials che impedirà oggi la "prima" del balletto La Dame aux camélias e le due repliche in programma domani. Lissner ha richiamato all’ordine i musicisti che aderiscono allo sciopero, minacciandoli indirettamente di rivedere il rapporto di lavoro che li lega al teatro. "Gli orchestrali fanno molte cose fuori dalla Scala – ha detto – Suonano come solisti, nei gruppi e nell´Orchestra Filarmonica. Mi viene il dubbio che non considerino più il lavoro in teatro la loro principale attività. Se si insiste con rivendicazioni non giustificate – ha concluso – si potrà arrivare a mettere in discussione la natura del rapporto di lavoro".

Lo scontro sul contratto integrativo, che pareva avviato a soluzione dopo la firma dell’accordo a luglio da parte dei sindacati confederali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, torna così ad accendersi, anche perché mancano ormai poco più di due mesi alla "prima" del 7 dicembre e gli aderenti alla Fials – presenti nell’orchestra, nel coro e nel corpo di ballo – non paiono per il momento intenzionati a deflettere dalle loro rivendicazioni.

Lissner intanto comincia a fare i conti, rimarcando l’annunciato calo da parte del ministro Bondi del Fondo Unico per lo Spettacolo da 540 a 379 milioni, che per la scala dovrebbe tradursi in un mancato introito di 10 milioni di euro. Cui si vanno a sommare gli oltre 700mila euro di perduti incassi a causa di scioperi precedenti. Oltre alla complessa vicenda per il rinnovo dell’integrativo, la Scala di era dovuta fermare lo scorso 16 settembre a causa di una protesta indetta questa volta dall’Slc-Cgil per denunciare dei mancati rinnovi contrattuali, a carico in particolare di lavoratrici addette al palcoscenico. Scure nubi sembrano dunque addensarsi sul Don Carlo di Verdi che, diretto da Daniele Gatti, dovrebbe – il condizionale si impone – inaugurare la stagione lirica 2008-2009 della Scala.

Quanto alla Dama, attesa dagli appassionati di balletto anche per la presenza di Roberto Bolle, toccherà attendere fino a venerdì 3, quando il danzatore potrà finalmente esibirsi in coppia con l’étoile spagnola Lucia Lacarra. La coreografia di Neumeier è entrata a far parte del repertorio scaligero nel marzo del 2007, quando fu danzata insieme per l’ultima volta dallo stesso Bolle con Alessandra Ferri, prossima al ritiro dalle scene. Per questa riedizione, la direzione è stata affidata al maestro Ermanno Florio, con il pianista Andrea Padova in veste solista. Scene e costumi sono di Jürgen Rose. Si alterneranno a Bolle-Lacarra le coppie formate da Emanuela Montanari e Massimo Murro e da Marta Romagna con Gabriele Corrado. (e.f.)

Www: Teatro alla Scala

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