Dizionario Arte

Sei di Torino

Sei di Torino. Gruppo di pittori (Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci) formatosi a Torino nell’ambito del più vasto movimento di opposizione alla pittura novecentista. Come era inevitabile nel contesto torinese degli anni Venti, i futuri Sei si formarono per lo più sotto la stella di Felice Casorati, all’insegna del realismo magico più vicino a una concezione astratta e intellettuale che alla solidità di forme di Novecento.

Furono decisive, nella costituzione del gruppo, l’appoggio del mecenate Riccardo Gualino e del critico Lionello Venturi, il quale vedeva nel lessico impressionista una via d’uscita dalla cristallizzazione formale novecentista. I riferimenti alla Francia, e in particolare a Manet, furono ben colti dalla critica del tempo, dopo la prima esposizione del gruppo nel 1929. Non vanno tuttavia sottovalutate la componente cézanniana e, soprattutto nell’arte di Levi, quella espressionista, che avrebbe costituito fino al dopoguerra una presenza costante nella pittura figurativa italiana, e che era evidente nelle coeve esperienze della Scuola romana.

Valutata in maniera controversa dalla critica, l’arte dei Sei godette dell’attenzione di personaggi in vista quali Edoardo Persico, ma la diversità di approccio da parte dei componenti impedì al gruppo di avere una durata pari all’influenza che avrebbe esercitato sugli artisti torinesi degli anni Trenta: l’ultima collettiva si tenne nel 1931, a due soli anni dalla prima.

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