Dizionario Arte

Spadini, Armando

Pittore italiano. Durante gli studi a Firenze, ebbe modo di conoscere Giovanni Fattori e Adolfo De Carolis. I primi lavori, da illustratore, risentivano di un gusto floreale ricco di elementi simbolisti. Trasferitosi a Roma nel 1910, vi conobbe Emilio Cecchi, e con lui entrò a far parte del circolo del Caffè Aragno; i contatti con l’ambiente dell’avanguardia locale gli permisero di esporre con successo alle mostre della Secessione romana del 1913, 1915 e 1917; in questa sede ebbe occasione di vedere dal vivo l’arte impressionista, alla quale era dedicata un’apposita sezione, e il suo linguaggio pittorico ne fu enormemente influenzato; l’uso plastico della luce e del colore, infatti, ricordava assai da vicino Renoir. Vistosi sopravanzare, nelle preferenze della critica, dalla metafisica di De Chirico, ne iniziò lo studio, avvicinandosi al gruppo della Ronda e quindi a Valori Plastici; nel 1920 espose con i maggiori artisti legati alla rivista, ed ebbe occasione di stringere amicizia con De Pisis. Grazie ai maggiori consensi ottenuti, si vide dedicare una monografia da Ugo Ojetti, e fece parte del comitato organizzativo della II Biennale di Roma, nel 1923. L’anno successivo allestì una sala alla famosa Biennale di Venezia che segnò l’apogeo della corrente del realismo magico. Il crescente successo fu bruscamente interrotto, nel 1925, dalla morte precoce. Nascita: Firenze 1883; Morte: Roma 1925

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